A rischio l’Ecobonus per le Autostrade del Mare, molti Autotrasportatori rischiano il fallimento se non arriveranno i contributi già anticipati per gli imbarchi degli anni 2010 e 2011. E’ l’allarme lanciato Salvatore Bella (nella foto) dell’Aitras. Riceviamo e pubblichiamo la risposta data del Ministero dopo un sollecito di una Associazione di Autotrasportatori. “In relazione alla lettera del 3 aprile u.s., indirizzata agli Organi politici di vertice del Ministero, con la quale codesta Associazione esponeva preoccupazioni in ordine all’oggetto, si evidenzia quanto segue. Gli incentivi Ecobonus rappresentano un aiuto di Stato, inizialmente autorizzato per un triennio dalla Commissione Europea. Il regime di aiuti, inoltre. è stato considerato una hesr practice a livello europeo, in tema di incentivi all’intermodalità strada-mare, dalla stessa CE e ha dato ottimi risultati, purtroppo interrotti dalla crisi attuale. Pertanto, scaduto il triennio riferito ai viaggi, su rotta marittima alternativa alla strada, 2007- “’2009, e definite le risorse per il2010, è stata richiesta alla CE la proroga dell’aiuto per gli anni 2010 e 2011. La proroga è motivata dalla necessità di consentire il consolidamento della m.lova modalità di trasporto inte1modale, nella situazione di crisi economica in atto, che ha avuto gravi ripercussioni sulla produzione e quindi sul trasporto, con particolare riferimento alle modalità meno flessibili. Nonostante, in una fase iniziale, gli Uftìci della CE avessero dimostrato apertura nei confronti della proroga, si sono susseguite richieste di chiarimenti e informazioni supplementari. Il 13 marzo u.s. è stato quindi organizzato un incontro con il Vice Direttore per gli aiuti di  Stato della DG Concorrenza. In tale occasione suno state esposte le ragioni della proroga e sottolineati i gravi problemi che sarebbero generati dalla mancata autorizzazione. A valle dell’incontro sono stati quindi forniti gli ultimi chiarimenti alla CE, che ha 60 giomi per dare una risposta. Si evidenzia che la procedura per l’erogazione dei contributi relativi al 2010 è praticamente conclusa e, fatta salva la disponibilità di cassa in ordine alla quale si sono già attivati i competenti  Uffici del Ministero dell’economia e delle linanze, si potrebbe procedere al pagamento. Ovviamente una pronWJcia stàvorcvole da parte di Bruxelles avrebbe conseguenze molto critiche per il mondo dell’autotrasporto, con particolare riguardo alla Sicilia La situazione di cui sopra è, pertanto, all’attenzione dell’Amministrazione e degli Organi di indirizzo politico e si auspica un rapido esito positivo della procedura, con l’autorizzazione della proroga per il biennio 2010-2011, per un importo annuo di 30 milioni di euro, del regime di aiuti già autorizzato. Per quanto riguarda ulteriori proroghe dell’Ecobonus, va tenuto presente che, nonostante la  indiscussa valenza per ridurre l’inquinamento e la congestione stradale e per migliorare la sicurezza, l’incentivo stesso è a tutti gli effetti un aiuto di Stato. Alla luce delle ditlìcoltà emerse con la CE per l ‘autorizzazione dell’aiuto per il biennio 201 0~2011, pertanto, appare improponibile richiedere all’Unione europea ulteriori proroghe temporali. Una via praticabile, invece, potrebbe essere quella di farsi parte attiva per indurre modifiche dell’atteggiamento dell’UE in materia di politica dei trasporti, in vista di introdurre direttamente a livello europeo (sulla scorta di quanto avviene ogggi con il programma Marco Polo) delle misure incentivanti del trasporto intermodale, tipo Ecobonus c Ferrobonus. Nel frattempo (per gli anni 2012-2014) si dovrebbero sviluppare “nuove proposte che siano specificamente finalizzate verso una soluzione siciliana”. Sono quindi stati attivati contatti diretti con la Regione Siciliana per approfondire la possibilità di studiare e rendere rapidamente operativa una nuova tipologia di aiuto. In particolare misure premianti, sempre concernenti il trasporto su tratta marittima. mirate all’ottimizzazione dei carichi o al trasporto non accompagnato”.