Sono stabili, anche se gravissime, le condizioni del ragazzo di 14 anni che ieri si è lanciato dalla finestra al secondo piano del liceo che frequenta, il Cannizzaro di Palermo. Ricoverato nell’ospedale Villa Sofia è stato sottoposto a un intervento chirurgico di riduzione di un ematoma cerebrale e a un drenaggio polmonare. Continuano le indagini per ricostruire le cause del gesto e la dinamica del tentato suicidio.
In un libro di scuola potrebbe essere descritta la ragione del tragico gesto. La polizia ha sequestrato il testo sul quale l’adolescente avrebbe scritto alcune riflessioni sull’inutilità dell’esistenza umana che spiegherebbero la decisione di suicidarsi. Sul libro, poi, avrebbe indicato gli oggetti che voleva lasciare ad amici e familiari, una sorta di testamento. Ma il condizionale è davvero d’obbligo visto che i familiari, gli insegnanti e i compagni di classe negano che la vittima abbia manifestato depressione o l’intenzione di togliersi la vita.
La madre e il padre lo descrivono come un bravissimo studente: “Era capoclasse, aveva buoni voti – racconta la madre – non aveva problemi. Qualcuno deve averlo spinto. Giorni fa – dice – avevamo commentato la notizia di un ragazzo che si era suicidato ed era stupito che qualcuno avesse potuto fare una cosa simile”.
Ieri i compagni hanno appeso davanti al cancello del liceo scientifico Cannizzaro uno striscione con la scritta “Super Penny siamo tutti con te” con accanto il disegno di un cuore e la firma I M.