I mafiosi di Misilmeri volevano mettere le mani sul concorso per la nomina degli ausiliari del traffico. Avevano programmato ogni dettaglio. Solo la crisi finanziaria del Comune ha mandato in fumo i loro piani. E’ uno dei particolari dell’inchiesta dei carabinieri che ieri ha portato all’emissione di cinque ordinanze di custodia cautelare a carico di presunti mafiosi ed estortori.
Il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Cimò, che ha ricevuto un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa, parlando con Vincenzo Ganci, candidato al Comune di Palermo finito ieri in manette, discuteva del bando per l’assunzione di 25 ausiliari del traffico.
“A settembre inizia il corso, è competenza del presidente del Consiglio”, diceva Cimò. E Ganci aggiungeva: “Prendiamo il bando che glielo facciamo fare ad un poco di ragazzi amici nostri”. Il concorso, però, non è mai stato espletato perchè il Comune non aveva soldi. Nei prossimi giorni, davanti al gip, si svolgeranno gli interrogatori di garanzia degli arrestati.