Il caldo di questi giorni ha forse dato alla testa di un 34enne canicattinese che giorni addietro ha deciso di mettere le sue parti intime al vento. L’uomo, si sarebbe parcheggiato sotto il balcone di un’abitazione poco distante da via De Gasperi a Caltanissetta e, spiando una donna che stava sbattendo il tappeto dal secondo piano di un’abitazione della zona, sbottonandosi i pantaloni avrebbe iniziato a masturbarsi, sotto gli occhi increduli della donna. La casalinga, scioccata per ciò che stava succedendo, ha iniziato ad urlare ed ha chiamato il 113 raccontando agli agenti giunti sul posto ciò che era accaduto pochi minuti prima. La donna ha fornito agli agenti il modello ed il numero di targa dell’auto che dopo pochi minuti è stata rintracciata poco distante dalla stazione ferroviaria. L’uomo, fermato dagli agenti, in un primo momento avrebbe negato ogni accusa ma successivamente, accompagnato in questura, ha ammesso le sue responsabilità spiegando che non avrebbe resistito al fascino della casalinga, “colpevole” di aver compiuto un semplice atto quotidiano, come quello di sbattere i tappeti di casa, in un momento in cui sotto al suo balcone transitava il canicattinese in piena carica ormonale. “Ero intenta a far le faccende domestiche come tutti i giorni quando ho notato un tizio che mi guardava insistentemente – ha raccontato la casalinga agli agenti della questura – quando ad un tratto ho visto che si sbottonava i pantaloni e iniziava a masturbarsi. A quel punto ho iniziato ad urlare invitando il maniaco a smettere ma visto che non si fermava ho deciso di chiamare il 113. Successivamente ho chiamato mio figlio che si trovava a giocare per strada insieme ad altri bambini. Dopo tutto il trambusto il maniaco si è allontanato a bordo della sua auto”. Quello che è successo è veramente grave, se si considera che l’uomo s trovava in una zona frequentata soprattutto da bambini. Per fortuna è stato bloccato in tempo, prima che riuscisse a molestare qualcun’altra. Da segnalare la tempestività di intervento delle forze dell’ordine che, grazie agli elementi forniti dalla donna, sono riusciti a raggiungere il responsabile che è stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico.