E’ al sesto giorno la protesta dei lavoratori e dei sindacati a Porto Empedocle, per l’annunciata chiusura dello storico stabilimento Italcementi. Questa mattina i lavoratori si sono incatenati davanti i cancelli dello stabilimento  e ribaire, così, con un nuovo gesto, l’ennesimo il loro grido di disperazione. Tra loro c’è pure il Segretario Provinciale della UGL Costruzioni Roberto Migliara. In una nota l’Ugl provinciale fa sapere che ieri sera, dopo una riunione le RSU e gli operai , hanno deciso di continuare lo sciopero ed il presidio pacifico dei cancelli dell’azienda fino a che non ci siano notizie positive per loro e per i loro compagni ancora più penalizzati dell’indotto. Si aspetta la convocazione presso il Min. dello Sviluppo Economico alla presenza della proprietà e della direzione dell’azienda. Ieri sera il Segretario Generale dell’Ugl Giovanni Centrella ha espresso la volontà di venire domani a dare la propria solidarietà ai lavoratori dell’Italcementi e dell’indotto che ad oggi non hanno ricevuto alcuna buona notizia. Domani è prevista pure un’audizione davanti ad una commissione parlamentare della Regione Sicilia a cui parteciperanno i Segretari Regionali delle organizzazioni. “Ritengo- dice Eugenio Bartoccelli- sia fondamentale continuare a tenere duro ed a tenere i riflettori accesi fino alla prossima riunione del tavolo.”

La grave crisi economica che sta investendo pesantemente Porto Empedocle e l’hinterland a causa del provvedimento di imminente chiusura dello stabilimento Italcementi lasciando senza occupazione circa 250 padri di famiglia, viene seguita febbrilmente  dal sindaco Piero Puccio che con la Giunta e la presidenza del Consiglio Comunale sta monitorando la posizione di diversi dipendenti di Realmonte della Italcementi messi in mobilità dall’Azienda che rischiano di andare ad ingrossare la già numerosa schiera di lavoratori disoccupati. “Se malauguratamente dovesse passare il progetto della famiglia Pesenti di chiudere lo stabilimento Italcementi di Porto Empedocle – ha detto il sindaco Piero Puccio – vi saranno ripercussioni a catena sul nostro territorio che la nostra già debole economia locale non potrà più sopportare. Per questo motivo – ha concluso Puccio – in accordo con il sindaco di Porto Empedocle, Lillo Firetto tenteremo di mettere in atto ogni sforzo istituzionale possibile pur di riuscire a scongiurare l’ipotesi di chiusura dell’Azienda che garantisce la sopravvivenza economica di così tante famiglie di Realmonte e Porto Empedocle”.


ITALCEMENTI ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Porto Empedocle. La vicenda va affrontata e risolta fuori dei canoni tradizionali delle vertenze, questo per la specificità della condizione gravissima in cui versa il territorio agrigentino, ultimo in Italia per reddito e capacità produttiva, per cui la presenza di ITALCEMENTI, nella provincia di Agrigento rappresenta l’unica fiammella di presenza industriale nel nostro territorio. Oltre al sacrosanto diritto e bisogno vitale di difendere il lavoro di oltre 250 famiglie coinvolte, per Agrigento, realtà povera che rischia di essere spazzata via dalla recessione, mantenere la Cementeria costituisce elemento di speranza e di fiducia.

Per cui è il momento di far prevalere l’animo e i sentimenti umani, senza chiudersi nelle fredde rigidità delle procedure, chiediamo ad ITALCEMENTI, storico gruppo italiano presente a Porto Empedocle da oltre 50 anni , di assumere un atto di responsabilità sociale, un coraggioso atto di etica d’impresa, rinunciando alla procedura di mobilità ed alla chiusura dello stabilimento.

La gravissima situazione di crisi generale, particolarmente drammatica nella realtà agrigentina, minata da una povertà crescente e dal rischio incombente della sopraffazione mafiosa sui bisogni sociali, necessità di atti importanti che diano il segno della solidarietà e del riconoscimento dei sacrifici che i lavoratori per decenni hanno fatto mantenendo lo stabilimento competitivo.

Noi manterremo la lotta , la protesta, la pressione sindacale su ogni passaggio della vertenza confidando soprattutto sul sostegno e solidarietà, che in questi ultimi giorni si è realizzato con le nostre qualificate realtà della Chiesa, della Cultura e della società civile. Il lavoro e la speranza ad Agrigento hanno bisogno di coesione forte e grandi atti di responsabilità, per questo chiediamo ad Italcementi un “investimento umano e sociale” e ai Governi Nazionale e Regionale di sostenere tale esigenza e di essere meno freddi e distanti da tanta drammaticità sociale.

In attesa di positivi riscontri,

Salvatore Montalbano

Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi, ha incontrato ieri mattina i lavoratori dell’Italcementi di Porto Empedocle. D’Orsi ha espresso solidarietà e sostegno ai lavoratori dell’impianto che lottano, da diversi giorni, per scongiurare la paventata chiusura dello stabilimento empedoclino. Il Presidente D’Orsi si è unito al “coro” di proteste promettendo il forte impegno della Provincia a farsi portavoce presso il Governo nazionale e regionale per avviare, immediatamente, l’auspicato tavolo di concertazione con le Organizzazioni sindacali ed i lavoratori. La Provincia Regionale di Agrigento esprime, inoltre, grande apprensione per la presa di posizione dell’ Italcementi che conferma le proprie scelte aziendali “barricandosi” sul momento di grave crisi economica che investe l’Italia e l’ Europa, costringendo il Gruppo bergamasco ad una razionalizzazione dell’apparato produttivo. Per questo motivo il Presidente D’Orsi ha, tempestivamente, convocato per venerdì 15 giugno prossimo, alle ore 11,00, nella sede dell’Italcementi di Porto Empedocle, una Giunta provinciale straordinaria a cui sono stati invitati a partecipare i Presidenti delle Province siciliane. “In considerazione dei gravi fatti relativi alla Italcementi di Porto Empedocle – ha scritto D’Orsi– che creano notevole ripercussione sull’occupazione, nonché preoccupanti tensioni di carattere sociale, vi invito a partecipare alla riunione della Giunta provinciale per dare oltremodo forza e voce ai lavoratori e trovare soluzioni immediate e concrete per scongiurare la chiusura dell’impianto produttivo che manderebbe a casa oltre 300 lavoratori.”L’immediata convocazione da parte del Presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi, di una Giunta provinciale straordinaria per la questione Italcementi è stata plaudita dal Vicepresidente della Provincia Paolo Ferrara che ha commentato: “Nel seguire costantemente l’evolversi della vertenza Italcementi, ritengo doveroso, da componente della Giunta ed empedoclino, ringraziare il Presidente Eugenio D’Orsi per l’iniziativa di convocare per venerdì prossimo a Porto Empedocle, nello stabilimento di Contrada Vincenzella, una Giunta provinciale straordinaria estesa ai Presidenti delle Province siciliane. Deve giungere a Bergamo – ha concluso Ferrara – nella sede del Gruppo, il segnale forte di un territorio che reagisce solidale e lotta per difendere il proprio lavoro contro chi, irresponsabilmente, decide di chiudere licenziando padri di famiglia, con l’aggravante di scaricare sulla realtà locale la colpa della crisi aziendale. La provincia di Agrigento non può pagare un tributo così grande.”