Dopo tre anni, l’ultimo dei quali da comandante provinciale, lascia Agrigento il colonnello della Guardia di finanza, Pasquale Porzio, trasferito a Roma. Al suo attivo un’ intensa attività di repressione, ma anche di prevenzione, a salvaguardia della legalità e dei diritti sociali. Al suo posto ecco il colonnello Massimo Sobrà, 45 anni, nativo di Torino, sposato con un figlio. Formatosi alla scuola ufficiali delle fiamme gialle, nel 1986 il primo incarico a Monfalcone, poi quattro anni a Forlì, quattro a Marsala, una parentesi al Comando Generale, prima del trasferimento a Palermo, dove per 7 anni è stato a capo della Polizia valutaria della Guardia di Finanza del capoluogo siciliano. Arriva nella Città dei Templi dopo il corso di Formazione effettuato a Roma. Il colonnello Porzio era arrivato alla sede di Agrigento dal 2009; per i primi due anni ha ricoperto l’incarico di Comandante del Nucleo di Polizia Tributaria e, dal 2011, quello di Comandante Provinciale. L’occasione è favorevole per fornire i dati sull’attività svolta dai Reparti del Comando Provinciale nei primi sei mesi del corrente anno. Da gennaio a giugno le Fiamme Gialle di Agrigento hanno svolto molteplici attività nei settori istituzionali, con particolare riguardo alla tutela delle entrate e della finanza pubblica (bilancio dell’Unione Europea, dello Stato e degli Enti locali), nonché alla tutela dell’economia (nei settori del mercato dei capitali e dei servizi). L’attività preminente è chiaramente quella proiettata nel settore tributario in base alla consueta programmazione annuale sulla scorta di specifiche strategie operative emanate dal Comando Generale. In tale ambito, sono stati svolti 297 interventi, tra verifiche e controlli fiscali, che hanno consentito di proporre il recupero a tassazione di 63 milioni di euro ai fini delle Imposte dirette (Irpef ed Ires) e di accertare Iva per circa 7 milioni di euro. Nello stesso periodo, sono state avanzate all’Autorità Giudiziaria n. 17 proposte di sequestro preventivo di beni mobili o immobili, per reati tributari, per un valore complessivo di circa 6,5 milioni di euro. La lotta alla cosiddetta “economia sommersa” ha consentito di individuare 35 evasori totali, nonché la scoperta di 65 lavoratori in nero o irregolarmente assunti e 37 datori di lavoro verbalizzati per impiego di personale non regolarizzato. Sono state denunciate n. 76 persone per reati fiscali tra amministratori di società e titolari di ditte individuali. La tutela del mercato e dell’economia è stata anche condotta attraverso l’eliminazione dal circuito economico dei patrimoni illeciti riconducibili alla criminalità organizzata. A tal proposito, sono stati eseguiti appositi controlli in materia di legislazione antimafia, compresi gli appalti pubblici, dai quali sono scaturiti e già conclusi 5 accertamenti patrimoniali nei confronti di soggetti malavitosi e rispettivi nuclei familiari per complessive n. 18 persone, nella prospettiva di aggredire i patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali e loro prestanomi presenti nella Provincia, nonché seguire le variazioni patrimoniali nei confronti dei soggetti interessati. In tal senso, dall’inizio dell’anno: sono state eseguite n. 1 confisca, per un totale di 13 beni immobili (conseguenti ad accertamenti patrimoniali e relativi sequestri di beni) nei confronti di una famiglia mafiosa residente in provincia, per oltre 1 milione di euro; sono stati sequestrati beni mobili ed immobili, nei confronti di una nota famiglia mafiosa del canicattinese, per un valore complessivo pari a circa 82 milioni di euro, ai sensi della vigente normativa antimafia, così distinti: 599 unità immobiliari, per un valore di circa 36,5 milioni di euro; 47 automotoveicoli, per un valore di circa 0,5 milioni di euro; disponibilità finanziarie, per un valore di oltre 4 milioni di euro; 23 aziende, per un valore di 41 milioni di euro; Relativamente alla criminalità comune, sono stati denunziati 125 soggetti, di cui 7 in stato di arresto, per violazioni al codice penale concernenti la truffa, il falso nummario, l’usura, lo spaccio di sostanze stupefacenti e altre leggi di Pubblica sicurezza. Le attività di controllo del territorio e le indagini condotte nel settore del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti hanno portato alla denuncia di 6 soggetti, di cui 2 in stato di arresto, alla segnalazione di 12 assuntori e al sequestro di 80 grammi di sostanze stupefacenti (eroina, cocaina, hashish e marijuana). Sul versante della spesa pubblica, sono stati svolti n. 66 controlli nei confronti di soggetti che hanno beneficiato di prestazioni sociali agevolate. Nel settore delle frodi comunitarie, i Reparti hanno effettuato 31 interventi e denunciato alla Procura della Repubblica 136 soggetti a vario titolo, per indebite percezioni di finanziamenti per oltre 1 milione di euro, gravanti sui bilanci dello Stato, delle Regioni. Sono stati accertati danni erariali per 1,3 milioni di euro, con la segnalazione all’Autorità Giudiziaria di Pubblici Amministratori. Nell’ambito dei servizi di repressione delle truffe all’Inps, in 3 distinte indagini, sono stati scoperti in provincia: 303 soggetti responsabili di truffa aggravata ed individuati danni erariali per 1.186.172,30 euro; 24 persone responsabili di aver indebitamente percepito l’assegno sociale pur non avendo il requisito della residenza o della dimora, per un complessivo danno erariale di 544.567 euro; 11 soggetti responsabili di aver indebitamente percepito l’indennità di disoccupazione agricola erogata dall’Inps per un ammontare complessivo pari a 46.316,00 euro; Sul versante della tutela del mercato, contraffazione marchi, pirateria informatica e tutela dei diritti d’autore, sono stati effettuati 17 interventi e sequestrati complessivamente oltre 7.700 tra compact-disk e Dvd, illecitamente riprodotti, 534 capi e/o oggetti con marchi contraffatti e denunciate a piede libero 25 persone. Nel settore delle accise sugli oli minerali, sono stati eseguiti 11 interventi che hanno permesso di verbalizzare 11 soggetti di cui 3 denunciati all’Autorità Giudiziaria, ed il sequestro di oltre 5.200 kg di oli minerali per autotrazione e 11.500 Kg di Gpl tenuti in violazione non conforme alle varie prescrizioni legislative. Le attività di servizio nel settore dei controlli strumentali si sono sviluppate mediante circa 2.300 controlli in materia di scontrino e/o ricevuta fiscale, di cui 1.200 con esito irregolare (pari a circa il 45% dei controlli) e 1.107 controlli su strada. Sono stati, altresì, svolti 52 controlli per la lotta al “caro vita” e 86 controlli in materia di indici di maggiore capacità contributiva (nei confronti di possessori di beni di lusso).













