L’allarme lo lanciano carabinieri e polizia. Settimana da bollino nero per quanto riguarda il rischio truffe nel centro di Agrigento: vittime gli anziani. Aumenta il numero di segnalazioni di uno, forse due, falsi carabinieri che vanno di casa in casa, mostrando distintivo e placca dell’Arma, invitando la vittima di turno a regolarizzare la propria posizione sulla tassa dell’Imu o su questioni inerenti a presunti abusi edilizi. Sono due quelli che ci sono cascati, entrambi nel centro storico della Città dei Templi: un pensionato in via Botteghelle, e una donna avanti con l’età in vicolo Lombardo, che si sono fatti convincere ed hanno consegnato ai malfattori circa 170 euro ciascuno. Altre segnalazioni sono arrivate dalle via Imera e la zona a valle della città. Come è stato accertato anche in questi casi gli anziani sono spesso nel mirino di persone senza scrupoli. Sempre più spesso sono numerosi i casi di anziani truffati in casa o fermati per la strada da falsi funzionari delle Poste, dell’Inps, del Comune, della banca. I truffatori si presentano in modo gentile ed educato, vestiti di tutto punto e con modi affabili. Da finti inviati di enti, parrocchie o associazioni religiose, operai del gas, della luce o del telefono. Sono quasi una decina i casi su cui gli uomini dell’Arma e gli agenti delle Volanti stanno investigando, sfruttando le informazioni e gli esiti degli accertamenti già svolti, convinti che gli episodi abbiano una matrice comune e che si possa fare presto luce. Carabinieri e polizia mettono in guardia, prevalentemente quelli che vivono da soli. La prevenzione è la miglior difesa e per questo non fare entrare sconosciuti anche se vestono qualche uniforme; controllare ogni volta dallo spioncino prima di aprire e prendere l’abitudine di aprire l’uscio senza togliere la catenella; è inutile farsi mostrare il tesserino di riconoscimento: in genere i malintenzionati ne hanno uno falso; telefonare all’ufficio dell’ente a cui lo sconosciuto dichiara di appartenere (il numero va cercato sull’elenco telefonico e non deve darlo l’estraneo); ricordare che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi; diffidare dagli acquisti convenienti e dai guadagni facili perché spesso si tratta di truffe o di merce rubata; non dare mai somme di denaro e non firmare nessun documento. In ogni caso, in presenza di dubbi, le Forze dell’Ordine consigliano di contattare il 112 o 113, segnalando la presenza di persone che possono sembrare sospette.