La celebrazione di San Michele Arcangelo, Santo Patrono della Polizia di Stato, da quest’anno, oltre ai momenti di fede e di raccoglimento, ha avuto un altro aspetto significativo la premiazione di poliziotti, che si sono distinti per particolari attività investigative e di soccorso: Elogio al sostituto commissario Maurizio Provenzano per le attività svolte nella Squadra Mobile che hanno portato all’arresto di numerosi appartenenti alle famiglia mafiose agrigentine; Compiacimento all’ispettore capo Maurizio Di Piazza, ispettore capo Vincenzo Mallia, assistente capo Gerlando Argento, assistente capo Giuseppe Marino e assistente capo Giovanni Nigrelli per i risultati ottenuti nei vari controlli amministrativi nel corso della stagione estiva appena conclusa; Compiacimento all’ispettore capo Salvatore D’Andrea per avere salvato una donna che aveva tentato di suicidarsi con un tubo inserito nello scarico della marmitta di un’auto; Medaglia d’Oro al merito di servizio agli assistenti capo Francesco Coratza, Enzo La Bella e Giovanni Salerno; Medaglia d’Argento al merito servizio all’assistente capo Calogero Vinci; Medaglia di Bronzo al merito di servizio all’ispettore capo Angelo Amoroso; Croce d’Argento per anzianità di servizio all’ispettore capo Giuseppe Capodicasa: Croce di Bronzo per anzianità di servizio all’assistente capo Giuseppe Bennici. Consegnate anche alcune medaglie a poliziotti in pensione. Tra questi al sovrintendente Gaspare Alotto per 22 anni in servizio alla Polizia Stradale di Agrigento e a Vito Passalacqua, classe 23, nato a Cinisi, ma residente dagli anni cinquanta ad Agrigento, entrato in Polizia nel lontano 1945, e in pensione dal primo gennaio del 1982.
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