Seppure non si può ignorare che,  sia necessario provvedere al risanamento dei conti pubblici dello Stato e degli Enti Territoriali, riteniamo infatti non condivisibile e altamente ingiusto che tale obiettivo venga perseguito senza una giusta perequazione urbanistica del patrimonio immobiliare privato.
Già in passato le abitazioni sono stati oggetto di continua e costante tassazione e, ancora una volta, il primo oggetto di imposizione è risultata essere la prima abitazione.
In questo momento particolarmente delicato per via della grave recessione economica che stiamo attraversando, tutti i proprietari d’immobili, sono impegnati nel pagamento di una tassa che grava inopportunamente sul bilancio economico delle famiglie.
La tassazione non risparmierà nessuno, ma, con una piccola differenza tra chi a valore catastale sovrastimato e chi invece ha un valore catastale nonostante possiede una casa lussuosa sottostimato.
Sorge spontaneo domandarsi su quale  criterio gli Enti Territoriali si basano per attribuire questo o quello valore di rendita catastale, ovvero se tra un appartamento in una palazzina composta di 6 abitazione può avere una rendita catastale di € 690 e una villa singola o a schiera una rendita di meno della metà???
Ritengo sarebbe doveroso da parte dei nostri Amministratori, anche alla luce delle innumerevoli proteste che si sono fin qui succedute, ivi compresa la presente, chiarire ai propri concittadini quali ragioni, quanto meno per un criterio di trasparenza, giustifichino l’applicazione di questa sperequazione.
Considerato, che, i concittadini che abitano nelle palazzine in viale della Divina Commedia, i quali pagheranno circa mediamente 650€ di IMU, di pretendere dall’amministrazione comunale tutti i servizi che finora sono stati privati: “ un giardino pubblico, un passaggio pedonale che colleghi viale della Divina Commedia con via Trieste per i bambini che vanno a scuola, la fornitura idrica costante e puntuale, alberare tutto il viale,servizio bus scolastico, la raccolta differenziata e tant’altro ancora….
Confido che i nostri Amministratori alla luce del buon senso e nel rispetto della legalità oltre che nell’interesse comune, vogliano riconsiderare una giusta perequazione urbanistica, nonostante capisco le difficoltà per rendere giusta una cosa ingiusta, quantomeno dedicare maggiore attenzione ai concittadini che immettono nelle casse comunali più di altri, avendo in cambio una assenza completa di servizi.

Luigi Alongi