Dilaga la protesta degli studenti a Palermo, con decine di scuole occupate, altre in autogestione e in assemblea permanente. Dopo una riunione questa mattina anche i ragazzi degli istituti Marco Polo, Filippo Parlatore, Ferrara, Ninni Cassarà, Vittorio Emanuele II; Meli, Benedetto Croce, libero Grassi, Mjorana, Einstein e Francesco Crispi, Danilo Dolci, hanno deciso di occupare le proprie scuole per dire no alle politiche del governo Monti e al Ddl Aprea. Gli studenti del Liceo artistico Catalano, Pio La Torre, invece, sono in autogestione, mentre quelli del Garibaldi da domani saranno in cogestione.

Ma la protesta non si ferma dentro gli istituti, e già stamattina i ragazzi dell’istituto magistrale Regina Margherita sono scesi in piazza, improvvisando un corteo in corso Vittorio Emanuele. All’Umberto, che da ieri è occupato, invece, è stata organizzata un’assemblea per discutere i punti salienti del Ddl Aprea e per stasera è previsto un cineforum. “Ci sono laboratori di arte e pittura – dice Bianca Giammanco, studentessa dell’Umberto e portavoce del coordinamento studenti Medi Palermo -, mentre dalle 19 alle 23 saranno proiettati tre film Diaz, We want sex e V come Vendetta”.


Inoltre alcune scuole superiori di Palermo e della provincia parteciperanno, giovedì prossimo, a una nuova manifestazione contro i tagli del governo Monti all’istruzione. La protesta è stata organizzata dal Coordinamento unitario e apartitico studenti siciliani e partirà alle 9.30 da piazza Verdi per arrivare a piazza Indipendenza.

Tra i promotori del corteo c’è il presidente della Consulta provinciale degli studenti di Palermo, Marco Alessandra dell’Istituto Duca degli Abruzzi. “Se da un lato è utile autogestire e occupare le scuole per manifestare lo stato estremo di agitazione – dice -, dall’altro è necessario evitare di chiudersi nei propri istituti. Per questo giovedì torneremo in piazza isolando i violenti e dimostrando la maturità del movimento studentesco palermitano. Questa protesta vuole essere un monito al governo e al Parlamento affinché fermino il ddl ex Aprea che consegna le scuole ai privati e portino avanti politiche per il rilancio della formazione e dello sviluppo economico”.