La richiesta di rinvio a giudizio arriva a tre anni esatti dal tragico incidente stradale. La Procura della Repubblica di Agrigento ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti dei responsabili dell’Anas e della conducente l’autovettura Lancia Y, nell’incidente stradale autonomo verificatosi il 26 dicembre del 2009 sul viadotto Morandi a seguito del quale perse la vita uno dei passeggeri Alessandro Bonamico, 16 anni, di Porto Empedocle. La procura della Repubblica ha ravvisato la penale responsabilità di Lorena Siracusa, 22 anni, di Porto Empedocle, la quale, alla guida della propria autovettura Lancia Y, con il fondo stradale bagnato per le avverse condizioni meteo, percorreva, a velocità sostenuta, il viadotto Morandi perdendo il controllo del mezzo e, dopo aver sfondato le barriere di protezione, precipitava da un’altezza di circa trenta metri nella sottostante campagna. La procura di Agrigento, oltre a ravvisare la responsabilità della conducente del mezzo, ha anche chiesto il rinvio a giudizio dell’ingegnere Giuseppe Pietro Clemente, quale responsabile del centro di manutenzione Anas nonché di Emanuele Montana Lampo, manutentore coadiuatore dell’ingignere Clemente. I responsabili dell’Anas sono stati rinviati a giudizio per non aver ottemperato alla messa in sicurezza del ponte, che impone di predisporre barriere di delimitazione e di sicurezza per garantire gli standars minimi di sicurezza nei viadotti stradali. Gli eredi Bonamico sono assistiti dall’Avvocato Marco Patti.