Maxi ricorso collettivo del Codacons per la vicenda Windjet. L’associazione dei consumatori, spiega una nota, ha depositato al Tar un ricorso contro Enac e ministero dei Trasporti di 5.527 utenti chiedendo 1.000 euro ciascuno di risarcimento (per un totale di circa 5,5 milioni di euro) per i disagi patiti a causa del blocco dei voli Windjet lo scorso agosto.
“L’Enac – spiega il Codacons nel ricorso – nella qualità di ente ‘controllore’ per l’aviazione civile, sapeva da marzo che la situazione di Windjet era drammatica. Il crack di ferragosto era tutt’altro che imprevisto e imprevedibile per chi, come l’Enac aveva da tempo instaurato un’intensa attività di monitoraggio, senza però adottare idonee misure anche inibitorie volte ad evitare il crack prima e l’aggravarsi dei disservizi dopo”.
“Il principale responsabile dello stato di crisi determinatosi – aggiunge l’associazione – non può che essere individuato nell’Enac, nel suo sempre maggiore ruolo di Vigilanza che, nel caso di specie, si è limitato a un asserito riscontro formale della presenza di un accordo (quello con Alitalia), senza però caratterizzare il suo operato da un’attenta istruttoria”.
“Dunque l’Enac – si legge ancora nel ricorso – ben avrebbe potuto, e dovuto, inibire a Windjet di operare nel mercato, se non previo rilascio di idonee garanzie, anche tenendo conto del ruolo di Alitalia nella procedura di acquisizione, e comunque, quantomeno, bloccare la vendita dei biglietti (venduti, fino ai primi giorni di agosto, con addirittura proposte di assicurazioni aggiuntive) e rendere noti i rischi ai quali sarebbero andati incontro gli acquirenti”.