Protestano davanti alla sede dell’Anas a Palermo per chiedere lo sblocco dei fondi per la realizzazione della strada statale 640 Agrigento – Caltanissetta. Una situazione che ha causato il licenziamento dei 150 dipendenti della Agrigento Scarl, una ditta di costruzioni impegnata nei lavori di potenziamento a quattro corsie della statale.

Un anno fa il general contractor Empedocle, società aggiudicataria dell’intero appalto, ha receduto il contratto con la ditta Agrigento Scarl, che era impegnata nella realizzazione del tratto della statale all’altezza di Porto Empedocle, compreso tra i chilometri 10 e 25. Mancano però all’appello 15 milioni di euro per i lavori già svolti. Quindi i lavoratori vantano stipendi arretrati e il pagamento trattamento di fine rapporto.


“Noi siamo in disoccupazione e lavori sono ancora incompleti – dice Giuseppe Costa, sindacalista Uil ed ex dipendente dell’Agrigento Scarl. – Noi al momento riceviamo il sussidio di disoccupazione ma preferiremmo rientrare in servizio e completare i lavori che abbiamo iniziato”.

“Siamo qui per chiedere all’Anas –  spiega l’ingegner Mario Pavone, ex dipendente dell’Agrigento Scarl –  che fine hanno fatto i nostri soldi e perché sono stati bloccati. Abbiamo già chiesto un incontro al responsabile unico del progetto del maxi-appalto di potenziamento della strada statale”.

Intanto i lavori della statale 640 Agrigento Caltanissetta, iniziati nel 2009, sono fermi. L’opera è a buon punto ma le risorse sono terminate.

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