Si è svolto sabato scorso a Licata, un Consiglio comunale straordinario per discutere della possibile chiusura del punto nascite all’ospedale San Giacomo d’Altopasso.
Il reparto di Licata. serve un bacino di decine di migliaia di cittadini, da anni non si registrano episodi luttuosi, il numero delle nascita è di pochissimo inferiore al limite di 500 parti/anno. Sull’argomento, abbiamo ascoltato l’opinione del l’On Calogero Firetto e del sindaco Angelo Balsamo.
Il Vicepresidente della commissione sanità all’Ars Vincenzo Fontana annuncia la richiesta di una seduta straordinaria in VI commissione sulla paventata chiusura del punto nascita del nosocomio licatese.
“Dopo l’incontro avvenuto a Licata con il consiglio comunale aperto che ha visto la presenza di numerosi Sindaci del comprensorio e parlamentari regionali, consiglieri e amministrazione licatese sul tema della chiusura del punto nascita del San Giacomo d’Altopasso ho provveduto a chiedere una nuova seduta in commissione sul tema corroborato anche dai colleghi Firetto, Panepinto e Mangiacavallo.
Alla seduta sarà presente l’Assessore regionale alla salute alla quale chiederemo con forza di rivedere il provvedimento di chiusura del punto nascita e di concedere una deroga per il reparto di Licata che non raggiunge i limiti nazionali per pochissime nascite e già lo stesso governo in altri casi è stato malleabile in situazioni analoghe per garantire il sacrosanto diritto delle nascite alle mamme dei territori interessati.
Le mamme licatesi e del comprensorio non possono veder soppresso questo servizio indispensabile per una sanità che non può guardare solo alla spending review; infatti con la paventata chiusura le distanze per le gestanti sarebbero non di poco conto-Gela e Agrigento distano più di 40 Km con una viabilità non di primo livello e per le emergenze le ambulanze avrebbero oggettive difficoltà- sono cautamente ottimista che l’Assessore e il Governo Regionale valuti bene il caso Licata e hinterland per dare serenità a un territorio che è geograficamente svantaggiato già dai collegamenti viari e tuteli le esigenze primarie di una popolazione di più di 100 mila abitanti considerando anche Palma, Camastra, Naro e Campobello di Licata.