Gaetano Brancato, quest’anno cosi come nel 2011, ha partecipato anche nel campionato italiano “Long Range Italia” con sede a Roma, in tre diverse categorie.
Categoria Caccia, Categoria Open ripetizione ordinaria e categoria Open semi auto. Nella Caccia ha partecipato con la carabina Sako 85xs in calibro 222, realizzando il record di vittorie, numero 6 più 2 secondi posti su otto gare disputate in tutta Italia, realizzando anche il record di Rosata di 5 colpi a 200 mt. Di mm 10,7.
Nella Open ripetizione ordinaria, ha partecipato con la carabina BCM in calibro 6,5×47 Lapua, realizzando nelle 5 gare migliori con cui si stabilisce il punteggio, tre primi posti e due secondi posti. Anche in questa categoria ha stabilito il record di Rosata di 5 colpi a 200 mt. Di mm 9,6.
Nella categoria Open semi auto ha partecipato con il fucile da cecchino Rumeno Dragunov FPK in calibro 7,62x54R, realizzando nelle 5 gare che attribuiscono il punteggio finale tre primi posti e due secondi posti. Vi ricordiamo che anche nel 2011 ha partecipato in questo campionato in due categorie ed è stato anche in quell’occasione il vincitore. Nel 2013 Brancato ha fatto il bis vincendo prima il campionato Siciliano nella categoria Sport ed ora in quello italiano in ben tre categorie. I premi portati a casa dal cecchino Ravanusano sono sati tre carabine : una carabina C2 mod. 527 in calibro 223, una carabina Ruger American Rifle in cal. 308 ed una carabina Savage md. 93R.
Di seguito pubblichiamo il report dell’ultima gara fatto dagli organizzatori dell’evento.
Il 3° campionato italiano di “Five at 200” è giunto al suo epilogo con l’ormai classico appuntamento pre-natalizio dedicato alla memoria di Dick Trenk, indimenticato guru americano della polvere nera, nonché ideatore della nostra disciplina sportiva.
Per onorare la sua memoria il clima romano ci ha voluto offrire uno splendido week end, con un sabato dal cielo terso e totale assenza di vento; la domenica qualche nuvola ha oscurato il sole, ma è stata comunque un’ottima giornata per sparare. Il clima è stato sempre rigido, ma le canne dei tiratori in gara hanno gradito il freddo certamente più delle loro mani. Nel tardo pomeriggio della domenica è arrivata anche una leggera pioggerellina, che comunque non ha creato particolari problemi ai tiratori.
La gara ha fatto registrare un altissimo livello qualitativo, con prestazioni di grande valore in quasi tutte le categorie in lizza, complice anche, come detto, una condizione meteo pressoché perfetta; l’ottima visibilità, l’aria fredda e l’assenza di vento hanno messo tutti i tiratori a loro agio per ben figurare. Unici a soffrire le belle giornate sono stati quelli della polvere nera; gli spazi del poligono di Testa di Lepre sono angusti ed in assenza di vento il denso fumo prodotto dalle “generose” dosi di polvere nera ristagna nel tunnel davanti al bancone, costringendo a sparare sempre con una fitta nebbia. Metteteci anche il fatto che il poligono di Testa di Lepre è il campo di tiro abituale per la maggior parte dei nostri soci che, quindi, conoscono molto bene i suoi banconi, ed ecco spiegati i fantastici risultati (con tanto di 2 nuovi strepitosi record assoluti di categoria) fatti registrare in questa ultima prova stagionale. Da sottolineare, inoltre, come anche in questa occasione sia proseguita la nutrita partecipazione femminile alle nostre gare, segno che il nostro sport può piacere anche al gentil sesso, cosa che non può che farci piacere. E la loro non è stata solo una presenza di facciata, ma le prestazioni ottenute sono state di tutto rispetto.
Andiamo, allora ad esaminare cosa è accaduto nelle singole categorie in cui ha partecipato il nostro Gaetano Brancato.
Categoria CACCIA
Ancora una buona presenza di tiratori per questa categoria (anche se nessuno di loro è un vero cacciatore!), che in tutta la stagione, però, ha avuto un unico dominatore, ovvero Gaetano Brancato: lui e la sua eccezionale SAKO 85 S in calibro 222 Rem. non hanno mai avuto seri rivali. Per il campione siciliano ottenere rosate da _ di MOA con la sua carabina da caccia è diventata una routine, e per gli altri la gara è solo per la conquista degli altri posti del podio. Le prestazioni che è in grado di offrire la piccola SAKO sono così elevate che il campione siciliano ormai la usa anche per sparare in O.R.O., lasciando a casa i suoi vari BCM o il TRG22 con cui vinse il suo primo titolo di “Five at 200”. Una rosata da 14,4 rappresenta un sogno irrealizzabile anche per molti tiratori di O.R.O., figuriamoci qui nella caccia, dove si usano armi molto leggere e dalle canne sottili. Ma non vorrei che qualcuno potesse credere che certi risultati si ottengono solo grazie all’arma “giusta”; per far rendere in quel modo un fucile, bisogna dedicare molto tempo allo studio della ricarica e, soprattutto, essere dei veri campioni, cosa che Brancato ha dimostrato in tantissime occasioni di essere. Alle sue spalle, nella classifica della gara, troviamo un altro tiratore siciliano, suo compagno di viaggio per questa occasione, che con la stessa carabina del vincitore, realizza una rosata di 27 mm. Al terzo posto troviamo un’altra carabina in cal. 222, la CZ 527 di Mauro Massarelli, autore di una rosata di 33 mm. Solo quarto il campione uscente della categoria, Paolo Poiese, che ha pagato duramente un evidente calo di prestazioni della sua arma, la cui canna appare esausta dopo 3 intense stagioni di gare. Da sottolineare il 5° posto ottenuto da Paola Atzori, alla sua terza gara in carriera, ma già capace di stare con i migliori della categoria. Al campione siciliano la vittoria in campionato ha portato una carabina RUGER American Rifle in cal. 308, sempre assegnata lui dal sorteggio (in questo caso pilotato).
Categoria OPEN SEMI AUTO (O.S.A.)
I 21 tiratori in classifica rappresentano un record per questa neonata categoria; e se all’inizio dell’anno tutti i concorrenti in gara usavano lo SMITH & WESSON MP15 messo a nostra disposizione dalla Bignami, ora sono in molti ad arrivare in poligoni con armi personali, segno evidente del crescente interesse che questa categoria sta suscitando negli appassionati. Ma se la maggior parte delle armi in gara sono cloni del famosissimo M16, tutti rigorosamente in calibro 223 rem, il primo titolo nazionale della nuova categoria se lo aggiudica la vecchia gloria dell’armata rossa, ovvero il fucile SVD Dragunov in cal. 7,62x54R, portato in gara da Gaetano Brancato. In questa gara, tuttavia, il neo campione italiano ed il suo vecchio fucile russo si sono dovuti arrendere allo strapotere del bellissimo COLT AR-15 H-Bar portato in gara, per la prima volta, dal bravo Roberto Ferrante. Il forte ed esperto tiratore romano ha mostrato una superiorità netta rispetto a tutti gli altri: tra sabato e domenica ha realizzato 5 tentativi; la sua peggior rosata delle 10 fatte è stata di 51 mm (che già sarebbe stata vincente), mentre la migliore, oltre a garantirgli la vittoria, costituisce il nuovo eccezionale record di categoria. Il bravo Roberto ha vinto con 32,5 mm di rosata, ovvero poco più di _ M.O.A., limite che anche i campioni U.S.A. considerano invalicabile per un’arma semiautomatica. Le prestazioni ottenute da Ferrante hanno dimostrato quanto possono contare quei pollici in più di canna, rispetto alle tradizionali canne da 16 pollici dei classici cloni M16. Il neo campione realizza una buona rosata sotto il M.O.A. (59,6 mm), ma si deve accontentare della piazza d’onore. Completa il podio Ugo Frigerio, che consolida, con questa prestazione, il suo secondo posto in classifica generale di campionato. Le prestazioni di questa ultima gara ci hanno detto che in questa categoria i margini di miglioramento sono ancora molto ampi e, ne sono certo, il prossimo anno assisteremo ad una stagione molto intensa. La vittoria del titolo porta, nell’armadio blindato di casa Brancato, una carabina CZ modello 527 Lux, in cal. 223, assegnata a lui dal famoso sorteggio.
Categoria OPEN RIPETIZIONE ORDINARIA (O.R.O.)
Nell’ultima prova dell’anno abbiamo registrato il record assoluto di presenze, sfiorando i 30 tiratori in gara. Come è ormai tradizione in questa categoria, il livello delle prestazioni è stato elevatissimo. In questa categoria, ormai, con rosate eccezionali nell’ordine di 1/3 di M.O.A. non si riesce neanche più a sfiorare il podio e tutti i vincitori di quest’anno hanno dovuto avvicinarsi ai 10 mm di rosata per portare a casa la vittoria. Anche l’ultima prova del campionato non ha fatto eccezione, assegnando il successo a Mauro Massarelli, che con il suo bellissimo UNIQUE ALPINE in cal. 308 win. ha dovuto raggruppare i suoi 5 colpi in soli 11 mm per potersi aggiudicare la gara, cogliendo così il suo secondo successo stagionale. Alle sue spalle gli ha messo molta pressione il neo campione di categoria, Gaetano Brancato, che si è fermato a 12,4 mm di rosata. Il campione siciliano aveva iniziato la gara il sabato mattina con il suo bellissimo BCM Barrel Block in cal. 6,5_47 Lapua, ma dopo due prove non entusiasmanti, lo mette via e comincia a gareggiare in ORO con la sua piccola carabina da caccia, che gli ha permesso di conquistare il secondo posto (ma anche il titolo, visto che per la maggior parte delle gare ha sempre usato quella). La prestazione di Gaetano deve far riflettere molti: per vincere le gare ed ottenere ottime prestazioni, non servono armi dal peso di 10 kg e dal costo proibitivo, ma bastano buone armi, anche economiche, cartucce fatte bene e …. tanta esperienza. Chiude il podio un volto nuovo per i piani nobili della classifica di questa categoria, ovvero Tullio Manetta, autore sabato della migliore rosata della sua carriera di tiratore, ovvero 16,5 mm. Voglio sottolineare che anche questa prestazione è stata ottenuta con un fucile (il SAVAGE Long Range Varminter in cal. 223) decisamente economico, a dimostrazione che non bisogna spendere una fortuna per divertirsi ed ottenere buoni risultati. Al 4° e 5° posto troviamo altri due grandi protagonisti di questa esaltante stagione, ovvero Roberto Ferrante e Alessandro Caponeri, anche loro capaci di rosate sotto i 20 mm. Lodevole il 6° posto ottenuto da Valter Poiese, figlio del campione uscente della categoria, che a parità di arma e munizioni surclassa il blasonato genitore. Questo terzo titolo italiano porta in casa Brancato una bellissima carabina SAVAGE mod. 93R in calibro 17 HMR. Il campione siciliano è ripartito lunedì mattina per la sua terra con una macchina formato arsenale.
Chiudiamo facendo i nostri complimenti a tutti i vincitori della stagione, sia delle singole gare che dei titoli finali, con un particolare riconoscimento alla bravura di Gaetano Brancato, che si è dimostrato, in questa stagione, veramente un grande sportivo, che ha affrontato lunghi e costosi viaggi per il solo piacere di venirsi a cimentare con i migliori tiratori italiani per dimostrare a tutti il suo valore. In questa stagione ha vinto tantissimo, ma chi lo conosce sa bene che non lo fa per i premi in palio, ma per la soddisfazione che prova nel gareggiare e nel vincere, sempre nel rispetto del più sano spirito sportivo. Tra i vincitori delle gare e dei titoli di quest’anno non troviamo “novellini”, e questo deve far capire che dietro un successo ci sono sempre anni di esperienza sul bancone e dietro la pressa. I giovani non si debbono scoraggiare, arriverà anche il loro momento. Debbono però capire che in uno sport tecnico come il tiro, il successo lo si raggiunge lentamente, accumulando esperienza gara dopo gara, provando continuamente nuove ricariche, alla continua ricerca della perfezione ed imparando tante piccole malizie che solo la lunga militanza insegna.