Il titolo di questa recensione vi risulterà più comprensibile dopo avere letto il libro.
Leggere un libro è sempre e comunque uno stato di grazia appannaggio di coloro che hanno capito che la lettura regala questa sensazione. Non si può fingere di provarla se non la si prova davvero. Se poi ti imbatti in un libro che non vedi l’ora di divorare dopo le prime trenta pagine, allora la goduria si fa ancora più forte. A me è capitato in questi giorni. Ho goduto doppiamente da lettore prima e da scrittore dopo. Il libro che mi ha suscitato queste intense emozioni è scritto da un nostro conterraneo insieme ad un altro nostro conterraneo.
Il primo è Carmelo Sardo vice caporedattore cronache del tg5, giornalista che non ha bisogno certo di presentazioni per la sua lunga carriera, che parte dai vicoli dei paesi della nostra provincia da cui spesso, con il suo microfono e il suo taccuino, ci raccontava dagli schermi di Teleacras, con puntuali servizi, le guerre di mafia che nel periodo a cavallo tra gli anni ottanta e novanta hanno insanguinato la nostra provincia. L’altro è Giuseppe Grassonelli, condannato all’ergastolo ostativo (vi invito a leggere il libro per capire in cosa consista) per aver personalmente vendicato le stragi che hanno decimato la sua famiglia, mai pentito, se non moralmente, riconoscendo che la mancanza di scampo che il destino gli prospettò in quel momento della sua vita, gli fece commettere delle azioni efferate. Oggi di quell’uomo non vi è rimasta una sola cellula. Entrato nelle patrie galere quasi analfabeta, oggi è un dottore in lettere moderne, laureato presso l’università “L’Orientale” di Napoli con110 e lode.
Il racconto ha un ritmo incalzante e vi assicuro che le 380 pagine che lo compongono vi sembreranno addirittura poche. Una storia che se non fosse vera sarebbe stato quasi impossibile scriverla con la dovizia di particolari che la compongono. Ma è una storia vera, tutta vera, anche se il protagonista –Giuseppe Grassonelli appunto-, assume il nome fittizio di Antonio Brasso, il nome con cui si faceva chiamare nel periodo in cui compiva le azioni di guerra, e alcune località hanno il nome travisato per ragioni meramente letterarie.
Il mio giudizio non vuole essere di merito, ma vi assicuro che il contenuto in questo caso ha incontrato la forma. Sardo riesce, con la sensibilità che spesso non appartiene al cinico mestiere di giornalista, a raccontare e a fare raccontare al protagonista una storia che procura al lettore mille sensazioni e mille e mille ancora riflessioni. Si riflette sul destino che spesso ci riserva inenarrabili avventure, sulla libertà come uno stato della nostra mente, sul confine tra la misericordia e l’inconsapevole cinismo di alcune leggi che l’uomo farebbe bene a rivedere. Ma ciò che più vi affascinerà è la lucida consapevolezza del protagonista che vive questa sua condizione di ergastolano senza alcuna possibilità di potere un giorno rivedere il colore del mare che tanto ama, con determinazione e mai con rassegnazione. Quasi come se le ali per un uccellino fossero tanto importanti in gabbia tanto quando vola libero nel cielo. Lui, le sue ali se le è costruite sui libri, nella sua mente, nel suo cuore. Sardo ha fatto un lavoro di straordinaria umanità e di questo mi auguro ne sia consapevole, perché ognuno del lettori leggendo le pagine di Malèrba, inconsciamente allargherà lo spazio della gabbia dove oggi continua a vivere il protagonista.
Non mi rimane che consigliarvi di leggero e farlo leggere, perché un buon libro deve essere oggetto di contagio.
Cesare Sciabarrà
Tra le numerose tappe della presentazione del libro Malerba di Carmelo Sardo e Giuseppe Grassonelli, edito da Mondatori, l’autore non poteva certo non inserire la sua regione di origine.
23 luglio – MARZAMEMI (SR) Festival del cinema di Frontiera,
Conversazioni sotto al fico.
24 luglio- RACALMUTO(AG) L’autore dialoga con Gaetano Savatteri. (Libreria “Il Papiro”di Favara(AG) di Giuseppe Piscopo
27 luglio- AGRIGENTO- Tempio di Giunone ore 20.
Intervengono con l’autore, Giuseppe Cucchiara(questore di Messina) Giuseppe Ferraro(docente universitario) e Toni Trupia (regista) Conduce Egidio Terrana
29 luglio- REALMONTE(AG) LIDO MARAJA ORE 21.30
31 LUGLIO- ARAGONA (AG) Rassegna “Le notti di Ciaula”
1 AGOSTO- LICATA (AG) – Rassegna “Licatautori” ore 21 Chiostro della Badia
6 AGOSTO – CEFALU’ (PA) – incontri con l’autore
8 AGOSTO – TAORMINA(ME) “A cena con l’autore” rassegna Taobuk con Antonella Ferrara e Lucia Gabersceck