Anche il direttore del Dipartimento d’Italianistica dell’Università di Toronto nonché presidente dell’American Association of Teachers of Italian (AATI), Prof. Salvatore Bancheri, scrive al Ministro della Pubblica istruzione Stefania Giannini per evitare che venga cancellato il nome di “Luigi Russo” dalla denominazione dell’Istituto scolastico comprensivo di Delia.
In precedenza anche il sindaco di Delia e l’assessore alla Pubblica istruzione, Carmeno Alessi, avevano inviato una lettera al Ministro perché si interessasse del caso.
<<Per effetto della L.R. n.6 del 24-02-2000 – aveva scritto Gianfilippo Bancheri – l’istituto comprensivo di Delia, poiché non ha una popolazione scolastica prevedibilmente stabile tra i 500 e i 900 alunni, ricade sotto la dirigenza dell’istituto comprensivo “Nino Di Maria” di Sommatino (comune che dista 8 km dal nostro). Nell’applicazione della legge abbiamo perso sia la nostra autonomia, per quanto riguarda il dirigente scolastico, ma anche ed è la cosa, dal nostro punto di vista più grave, il nome dell’istituto stesso! L’istituto comprensivo “Luigi Russo” di Delia di fatto non esiste più!>>.
Il Prof. Salvatore Bancheri interviene sulla questione per avallare la proposta del sindaco di Delia che ha chiesto per l’Istituto scolastico la doppia intestazione “Nino Di Maria – Luigi Russo”.
Di seguito il testo della lettera del Prof. Bancheri.
<<On. Ministro Giannini,
attraverso i mezzi di informazione e la protesta rimbalzata su Facebook, sono venuto a conoscenza del “taglio” dell’istituto scolastico di Delia che, nell’inglobamento con la scuola di Sommatino, ha perso anche la denominazione “Luigi Russo”. Le scrivo dal Canada come cittadino di Delia, ma anche in veste di Direttore del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Toronto, di docente e di Presidente dell’American Association of Teachers of Italian (che Lei conosce bene in quanto è stata per anni una nostra tesserata partecipando a diversi convegni): non solo quindi con uno slancio sentimentalistico dettato dalle mie origini, ma soprattutto per spirito di solidarietà. Ritengo immotivato e ingiusto il provvedimento di cancellare il nome di Luigi Russo dall’istituto scolastico di Delia.
Come ben saprà, per effetto della legge 6 del 2000, l’istituto scolastico del Comune di Delia – poiché non ha una popolazione scolastica prevedibilmente stabile tra i 500 e 900 alunni – è stato inglobato con la scuola di Sommatino. L’Istituto comprensivo che accorpa le due scuole non ha però inglobato i due nomi ed è stato intitolato “Nino Di Maria”. In pratica, con la “chiusura” dell’istituto di Delia è stato cancellato anche il nome “Luigi Russo”, illustre critico letterario a cui Delia ha dato i natali.
Con questa mia lettera intendo avallare la proposta del sindaco di Delia che, per non perdere l’intitolazione “Luigi Russo”, ha avanzato l’idea della doppia denominazione: un suggerimento che è stato approvato a grande maggioranza dal collegio dei docenti, ma è stato ricevuto con indifferenza dal Consiglio d’Istituto. La decisione di escludere il nome di Russo è un oltraggio alla storia di Delia e all’identità dei deliani sparsi in tutto il mondo. È un diritto, oltre che un dovere di ogni comunità rispettare e far rispettare le proprie origini e le proprie tradizioni culturali. La comunità di Delia è stata già abbastanza penalizzata con l’accorpamento e sono convinto che non meriti un ulteriore sfregio con la cancellazione della denominazione “Luigi Russo”. Lo ritengo un provvedimento inconcepibile perché non si può cancellare con un colpo di spugna il ricordo di un critico letterario di fama mondiale, soprattutto se questo si cerca di farlo proprio nel luogo che gli ha dato i natali.
Onorevole Ministro, sono convinto che saprà comprendere questa mia richiesta e, nella speranza che interverrà per evitare che venga cancellato il nome di Luigi Russo dall’istituto scolastico di Delia,
La ringrazio e La saluto cordialmente>>.