E’ quasi ora: il 2016 si avvicina e con esso il capodanno. I gusti sono vari, c’è chi preferisce la serata caraibica a locali più rilassanti dove trascorre il passaggio tra il vecchio e il nuovo anno in maniera più tranquilla ma c’è anche chi non ha ancora preso una decisione. Rispetto agli anni passati, sono stati organizzati ben 6 veglioni in meno.
Nella maggior parte dei casi si tratta di giovani che riunitisi in gruppo, hanno deciso di investire tempo e denaro per far divertire i loro coetanei e nello stesso tempo riuscire a fare business. Le cifre per passare una notte a ballare vanno da un minimo di 35 euro ad un massimo di 70 euro a persona.
Gli organizzatori però, rispetto agli anni passati, devono fare i conti anche con controlli più serrati dal punto di vista della sicurezza, mirati ad evitare che, in locali non idonei, possano succedere episodi che mettono a rischio la pubblica incolumità.
Ma se da un lato migliaia di giovani si preparano a passare una serata in locali affollatissimi c’è chi, potendoselo permettere, ha deciso di trascorre un capodanno diverso dimenticandosi per alcuni giorni le fredde giornate delle nostre zone per raggiungere mete caraibiche e brindare dunque distesi tra palme e spiagge bianchissime, come confermano i dati di alcune agenzie di viaggio canicattinesi. Qualcuno ha prenotato con largo anticipo la vacanza ai caraibi, tra le altre mete richieste vi sono anche le capitali europee in grande spolvero, mentre chi può predilige gli Stati Uniti ed il Kenya. Sono queste le mete preferite dai canicattinesi per queste festività, secondo quanto è emerso dalle richieste nelle varie agenzie.
Intanto, sul fronte sicurezza, le forze dell’ordine stanno predisponendo l’azione operativa che metteranno in campo durante queste festività. In città, oltre alle auto di servizio di polizia e carabinieri saranno impegnate delle auto civetta soprattutto nelle zone maggiormente affollate come luoghi di culto e altri locali dove abitualmente si riuniscono centinaia di giovani. In conclusione, le forze dell’ordine hanno lanciato un accorato appello alla cittadinanza affinché non siano usati i botti ritenuti pericolosi ma talvolta venduti ugualmente dai negozianti o da intermediari che riescono ad immetterli sul mercato.