zarcone-tra-il-sindaco-e-il-consigliere-castronovo-foto-reAndate via tutte le suore che lo gestivano, l’edificio, che per circa un secolo ha ospitato il Boccone del Povero, dallo scorso aprile è chiuso. La struttura, lasciata in eredità alla città agli inizi del ‘900 dal barone Antonio Mendola per fini esclusivamente sociali, rischia, come tutti gli immobili abbandonati, di essere preda dei vandali. Proprio per evitare che vada in malora, Calogero Zarcone, docente in pensione non vedente, presidente onorario della sezione provinciale dell’Unione Italiana Ciechi, si è intestata una battaglia che mira al riutilizzo del fabbricato, dotato anche di un’ampia sala teatro e di posteggio interno, aprendolo ai portatori d’handicap gravi. “Dalle notizie che ho raccolto – dice – i locali dell’ex Boccone del Povero sono nella disponibilità della Regione Siciliana che potrebbe utilizzarli dando corso alla legge sul ‘dopo di noi’. In questo modo garantirebbe l’assistenza a quei soggetti che, perdendo i genitori, si ritroverebbero senza alcuna tutela”.

Dopo avere incontrato l’arciprete don Giuseppe D’Oriente e il tenente dei carabinieri Nicolò Morandi, Zarcone ieri, accompagnato dal consigliere comunale del PD Calogero Castronovo, è stato ricevuto a Palazzo di Città dal sindaco Anna Alba. Ha illustrato il suo progetto battendo sulla necessità di non abbandonare la struttura, fino a pochi mesi fa occupata dalle suore bocconiste, che non ha bisogno di interventi straordinari essendo in grado da subito di accogliere i plurihandicappati gravi. Il sindaco Alba ha manifestato interesse alla proposta del presidente onorario dell’Unione Italiana Ciechi aggiungendo che un mese fa si è recata a Palermo, presso l’assessorato competente, per chiedere l’accesso agli atti e capire come potersi muovere in merito a tale struttura che, se abbandonata, potrebbe subire la stessa sorte della scuola “Antonio Mendola”. Nel corso dell’incontro si è anche parlato dei progetti di servizio civile finanziati a favore di giovani tra i 18 e i 28 anni che potrebbero essere utilizzati a favore dei disabili. “Io la battaglia l’ho iniziata pure con il sostegno de consigliere Calogero Castronovo – conclude Zarcone – ma ho bisogno del conforto delle istituzioni locali per raggiungere la meta”.