Lo ha gambiazzato perché si introduceva nel suo terreno. A distanza di 24 ore dalla sparatoria in cui il 56enne è stato ferito nelle campagne di Belpasso, vicino alla base militare di Sigonella, la polizia di Catania ha arrestato il 67enne . Secondo la sua confessione ha agito perché temeva che gli rubasse un mezzo meccanico.
Le indagini sono partite dal pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, dove è stato portato il pregiudica ferito. Gli investigatori hanno notato una Panda parcheggiata all’esterno, che presentava due fori di arma da fuoco sulla fiancata posteriore e tracce di sangue sul sedile. La macchina è intestata alla moglie di Russo.
Completati i rilievi della polizia scientifica gli agenti hanno parlato con il ferito, che ha riferito genericamente di essere stato raggiunto da un colpo di fucile mentre si trovava in compagnia di un’altra persona della quale non ha voluto rivelare il nome.
Quindi le indagini si sono spostate nel terreno dell’agguato, dove sono stati trovati un bossolo di fucile calibro 12, un paio di occhiali da vista (caduti alla vittima) e tracce di sangue. In un fondo agricolo confinante è saltata fuori un’ulteriore cartuccia di fucile calibro 12, del tutto simile a quella trovata prima.
Così è stato individuato il proprietario del terreno raggiunto dagli agenti nella sua casa al centro di Catania. Alla vista degli investigatori ha tentato di scappare ma è stato bloccato. Agli agenti ha dichiarato le proprie responsabilità.