


Al termine, proprio per rafforzare il senso di quanto “raccontato” dai bimbi, suggestiva è stata la commovente testimonianza offerta da Omar, un 23enne che dal Senegal è riuscito, dopo varie peripezie, a vivere in Italia e, nello specifico, a Naro.
“Una scuola deve affrontare anche queste tematiche, in un contesto quale il nostro ed in un’epoca che richiedono consapevolezza e capacità di accoglienza ed integrazione, competenze che solo individui coscienti e dotati dei giusti strumenti per comprendere quanto accade intorno a noi posso sviluppare. Si tratta di un percorso intrapreso a inizio anno scolastico con attività laboratoriali che hanno coinvolto circa 100 alunni, dall’infanzia alla secondaria di primo grado – ha spiegato la dirigente Concetta Di Falco Mustazzella – e che in questo musical hanno trovato sintesi e momento conclusivo”.
Nei laboratori di scrittura creativa (per redigere il “copione”), di recitazione, di danza, gli alunni sono stati guidati con sapienza e competenza dagli insegnanti Mariapia Dalacchi, Carmelina Licata, Maria Corsello, Annalisa Fucá, Annamaria Pelonero, Marilena Lo Monaco. Le musiche sono state curate dagli insegnanti Pietro La Greca e Giorgio Bartolotta, mentre i costumi sono stati realizzati dalle insegnanti Elena Guarneri e dalle mamme.
Ospiti della serata, oltre ad Omar, anche i “Contemplattivi” di Naro e Valerio Landri, presidente della Caritas diocesana provinciale.