La guardia di finanza di Ragusa ha sequestrato circa 3 mila prodotti falsificati e scoperto, tra le altre, 5 imprese acclarate come importatrici dalla Cina.

L’indagine è partita dalla denuncia da parte del rappresentante legale di una società con sede a Chiaramonte Gulfi, titolare del marchio protetto da privativa industriale denominato “Arancinotto”: si tratta di uno stampo in materiale plastico per realizzare facilmente in casa i tipici arancini siciliani, ideato da una famiglia ragusana.


Fin dall’avvio della sua produzione ha avuto un rapido successo e diffusione anche a livello internazionale; l’ampio boom commerciale di questo prodotto interamente “made in Italy”, tuttavia, è stato notevolmente danneggiato da una vera e propria invasione di copie del citato stampo da cucina, presenti soprattutto nei siti di e-commerce e nei mercati rionali e fiere, così come lamentato in sede di denuncia.

Il marchio “Arancinotto”, infatti, risulta brevettato da una società ragusana. Pertanto, qualsiasi commercializzazione di prodotto in assenza di tale brevetto comporta violazioni di carattere penale.

I militari di Vittoria hanno ricostruito la filiera del falso: attraverso riscontri effettuati presso centri commerciali, negozi all’ingrosso e al dettaglio di prodotti casalinghi, mercati rionali settimanali, fiere, sagre, ovvero tramite il monitoraggio dei principali siti di e-commerce e social network (quali “eBay”, “subito.it” e “facebook”), è stata individuata una sempre più progressiva e vasta distribuzione e vendita, sia in ambito siciliano sia nazionale, di diverse versioni del prodotto contraffatto, sempre più in grado di trarre in inganno l’acquirente medio.

In particolare è stata riscontrata la fabbricazione illegale del prodotto in Cina, presumibilmente su input di connazionali presenti sul territorio italiano. Oltre al sequestro di circa 3 mila prodotti contraffatti, sono state denunciate 127 persone per l’importazione/vendita degli articoli falsificati e segnalate circa un centinaio di imprese coinvolte, di cui almeno 5 acclarate come importatrici dalla Cina.

 

“La contraffazione ha inevitabilmente creato un danno alla nostra azienda. In una fase iniziale ne hanno risentito anche le vendite, ma non ci siamo mai persi d’animo, scegliendo di andare avanti, fiduciosi nelle istituzioni, nelle forze dell’ordine e nella magistratura”. Così i titolari di Arancinotto, il famoso stampo per arancini, commentano l’operazione condotta dalla Guardia di Finanza iblea e che nel corso dei mesi ha visto anche il significativo e fondamentale apporto del Siac, il Sistema Informativo Anticontraffazione delle Fiamme Gialle.

“Creare Arancinotto era per noi una scommessa, accolta con favore dagli utenti, sia italiani che esteri e il forte gradimento e il sostegno hanno continuato a farci andare avanti, puntando sempre sulla qualità e sul made in Italy, anzi sul made in Sicily. Non ci siamo mai fermati, e proprio oggi, in concomitanza con questa rassicurante notizia ricevuta dalla Guardia di Finanza, sono arrivate le prime copie di “Arancinario”, il ricettario di arancine e arancini che racconta la nostra isola attraverso la pietanza dello street food siciliano più nota nel mondo. Una nuova scommessa, questo progetto editoriale, subito accolta con grande entusiasmo da chi ci segue, oltre 60 mila follower sui social, e che oggi ci porta a festeggiare con ancora più gioia gli importanti risultati ottenuti dalle forze dell’ordine, sicuri che i controlli continueranno”.

Nei primi mesi di attività, la comparsa degli stampi illegali ha creato grande confusione tra i consumatori che non riuscivano a capire bene le differenze tra l’originale e i falsi venduti nei mercatini e in alcuni siti internet. È così iniziata una lunga e difficile campagna di informazione. Al di là del fatto che il prodotto contraffatto non rispettava i brevetti registrati, è stato spiegato ai consumatori l’importanza di utilizzare in cucina solo materiali certificati e sicuri, soprattutto se questi vengono a contatto con gli alimenti.

“Gli stampi falsi, realizzati con materiali di dubbia provenienza, in alcuni casi emettevano anche un strano odore oltre a non funzionare in modo corretto. Così col tempo i consumatori hanno ben compreso che la scelta non era solo quella di comprare l’originale piuttosto che il falso, ma di tutelare la propria salute. Il nostro stampo per arancini è infatti totalmente realizzato in Sicilia, con materiali certificati, per alimenti e di alta qualità”.