Dopo il recente ritrovamento di un cane trovato impiccato nelle campagne di Canicattì, ci hanno contattato diverse volontarie che hanno esternato tutta la loro rabbia per quanto successo. A parlare sono Federica Anzaldi e Angelica Milazzo, che da anni si occupano di volontariato per dare un’esistenza più serena agli animali abbandonati.
Questo lo sfogo :
“Parliamo a nome delle poche volontarie di Canicattì e siamo sicure che molte altre concorderanno con quello che stiamo per dire. Ogni giorno noi volontarie combattiamo con un sistema inesistente, invisibile, come invisibili sono i tanti randagi che popolano questo paese.
Il randagismo ha raggiunto livelli inimmaginabili e nessuno, ovvero le istituzioni, fa nulla per cambiare questa triste realtà! Nessuna sterilizzazione, nessuna campagna di sensibilizzazione, magari cominciando dalle scuole, proprio per inculcare ai ragazzi il rispetto verso gli esseri viventi.
È dura combattere ogni giorno contro l’indifferenza generale, contro l’ignoranza e la crudeltà immotivata nei confronti di questi poveri randagi, la cui colpa è solamente quella di essere abbandonati dall’uomo! Ogni giorno arrivano chiamate, ogni giorno c’è una cucciolata abbandonata, ogni giorno c’è un cane ferito, le associazioni vicine sono piene, i canili (qui ne siamo sprovvisti) altrettanto, d’estate poi la situazione degenera ulteriormente!
È dura girare in macchina e vedere cani a destra e sinistra e non poterli aiutare tutti, perché ormai le nostre case sono diventate dei canili veri e propri.
Non riceviamo aiuti da nessuno, se non fosse per le tante donazioni che generosamente arrivano tramite i social saremmo nei guai. È la nostra determinazione nel voler salvare tutte le anime in difficoltà e il troppo amore che ci fanno andare avanti, con la speranza che un giorno qui, come in tutta la Sicilia, le cose cambino, ma soprattutto che cambi la mentalità dei cittadini!”