“Il Comune di Canicattì non conferisce nella nostra discarica dall’11 dicembre 2017, quindi noi non abbiamo interrotto alcun  servizio semplicemente perchè non esiste alcun rapporto contrattuale.
Non si comprende, pertanto, come mai le stesse accuse non vengono  fatte al fornitore del servizio che ci ha sostituiti. Sarebbe anzi  interessante capire perché l’ente non ha più conferito nell’altro  sito. Altra questione riguarda l’eventuale ripresa dei rapporti tra  Comune e azienda.
La motivazione non va ricercata in aspetti economici  e finanziari, ma nella corretta pretesa della formalizzazione di atti  leggittimi, secondo quanto previsto dalla legge. Ciò al fine di
evitare un irregolare e reiterato “modus operandi” posto in essere dal Comune”. Lo afferma la società Catanzaro in riferimento alle  notizie di stampa sulla questione rifiuti a Canicattì.
L’impresa ricostruisce gli ultimi passaggi della vicenda:  “L’amministrazione oggi sostiene che sarebbe stata obbligata a  conferire presso il nostro sito. Circostanza che viene chiaramente
smentita nel momento in cui l’amministrazione di Canicattì ha  liberamente deciso di conferire in altro sito, dimostrando l’assenza  di qualsiasi forma di vincolo. In ogni caso, non abbiamo posto
pregiudizi a riprendere i rapporti, dimostrandoci ampiamente  disponibili a rateizzare gli ingenti crediti da noi vantati.
Purtroppo, abbiamo evidenza di rilevanti violazioni poste in essere  dagli uffici del Comune con ripercussioni sul controllo della  situazione gestionale, che pongono il Comune di Canicattì al di fuori  di un quadro di liceità e di “buona fede”, minando la governabilità  propri conti. Basta solo dire che per i crediti vantati dalla  società, a dispetto delle attestazioni di copertura finanziaria
effettuate dal Comune nel 2017, si apprende, solo al tentativo di  riprendere il rapporto, che debbono, inspiegabilmente, essere  riconosciuti come debiti fuori bilancio. Si evidenzia che il bilancio
2017 è stato approvato nel dicembre 2017, quindi in evidente  squilibrio finanziario”.
Quindi la società conclude: “Contrarre, pertanto, con il Comune di  Canicatti significherebbe accettare questa situazione che si colloca,  evidentemente, fuori del quadro normativo. Vogliamo ribadire al Comune che l’azienda, nonostante le proposte, non è disposta ad agevolare tale “modus operandi” e si dichiara disponibile a riprendere i
rapporti solo e unicamente dopo la formalizzazione di atti legittimi”.