Arrestati sei membri dell’equipaggio di un motopesca tunisino sorpreso mentre trainava verso Lampedusa un barchino che trasportava 14 migranti. L’operazione di polizia in mare è stata svolta da unità navali della Guardia di Finanza e proseguita dai finanzieri della Brigata di Lampedusa con il coordinamento della Procura della Repubblica di Agrigento. Un aereo da ricognizione gestito dall’Agenzia europea Frontex ha avvistato in mare aperto, a più di 80 miglia a sud di Lampedusa, una piccola imbarcazione con 10/15 persone a bordo al traino di un peschereccio con insegne verosimilmente tunisine diretto a Nord, verso le coste della Sicilia.

L’attività dei trafficanti è stata monitorata dall’alto per tutto il giorno. A notte inoltrata, grazie al raccordo informativo offerto dall’International coordination center di Frontex a Roma, una volta che i migranti, nel frattempo sganciati dal traino, hanno raggiunto la zona contigua sottoposta alla giurisdizione italiana, a meno di 24 miglia da Lampedusa, il dispositivo operativo di contrasto composto da due vedette e da un guardacoste del Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza di Palermo, in costante contatto con la Procura di Agrigento, ha intercettato il natante con i migranti, e bloccato il peschereccio che si stava rapidamente allontanando per confondersi con le altre barche in attività di pesca a sud delle Pelagie. Entrambe le imbarcazioni sono state scortate presso il porto di Lampedusa, dove, i finanzieri hanno denunciato per ingresso illegale nel territorio dello Stato i 14 migranti. Arrestati i sei membri dell’equipaggio del motopesca in relazione all’ipotesi di reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Sequestrati i mezzi impiegati dai trafficanti. Tutti gli arrestati sono stati successivamente condotti al carcere di Agrigento.