Un alto ufficiale delle forze del generale Khalifa Haftar, parlando dei componenti dell’equipaggio dei due pescherecci italiani bloccati in Libia, ha dichiarato che nei loro confronti finora è stata mossa solo l’accusa di sconfinamento in acque libiche e “qualsiasi altra” ipotesi non è confermata e sarà eventualmente annunciata dalla Procura.
Come riporta il sito Libyan Address, ad affermarlo è il “Comandante per la guida morale” dell’Esercito nazionale libico, il Maggior generale Khaled Al-Mahjoub, in “dichiarazioni alla stampa”.
L’ufficiale “ha dichiarato che i pescatori italiani detenuti a Bengasi sono al momento sotto indagine da parte dell’Ufficio della procura”, scrive il sito.
“Al-Mahjoub ha detto che la principale accusa ai pescatori è l’essere entrati in acque economiche libiche senza preventivo permesso”, aggiunge il Libyan Address.
I due pescherecci di Mazara del Vallo, “Antartide” e “Medinea”, sono stati sequestrati lo scorso 1 settembre dalle autorità libiche a circa 35 miglia a nord di Bengasi.