Un mesetto fa, il circolo del PD di Ravanusa “David Sassoli”, ha proposto ai circoli della Valle del Salso di accendere i riflettori sulla SS 626, un’opera incompiuta da un trentennio ma strategica per lo sviluppo dei comuni e dei territori della valle del Salso e di quelli limitrofi( Licata, Ravanusa, Campobello di Licata, Canicatti, Sommatino, Riesi, Mazzarino, Caltanissetta, ecc). L’iniziativa ha trovato subito il sostegno delle segreterie provinciali del PD di Agrigento e Caltanissetta. Si e’ deciso di fare un Sit In per Domenica 20 Marzo, presso la ss 626, alle porte di un cantiere con le porte giirevoli da trent’anni.
A pochi giorni dalla manifestazione, assistiamo ad un frenetico susseguirsi di comunicati stampa che ufficializzano il completamemto dell’ opera entro il 2022.
Noi siamo soddisfatti per il risultato raggiunto, vuol dire che continueremo in questa direzione, se servirà a completare le tante incompiute della nostra provincia. Ci chiediamo pero’: ci voleva una manifestazione per svegliare le autorità e le istituzioni competenti da un sonno durato trent’anni?
Una seria riflessione va fatta sulle società (Anas, RFI, Italfer, ecc…) che gestiscono il patrimonio infrastritturale della nostra Regione. Troppi cantieri aperti vita natural durante, basti pensare all’Agrigento-Caltanissetta e all’ Agrigento-Palermo, tra i più famosi, ma ci sono tanti cantieri come quello della 626 che vivono nell’ombra da decenni, continuamente finanziati e rifinanziati e che non vedono mai un nastro da tagliare o meglio vedono tanti nastri che inaugurano il completamento del singolo metroquadro.
Questa prima iniziativa del Partito Democratico, spero sia la prima di una lunga serie e serva ad alimentare un dibattito serio sull’approccio e sul metodo che le aziende parastatali impiegano sui lavori pubblici in Sicilia.
Il Segretario
Vittorio Cavalcanti
PD di Ravanusa “David Sassoli”
“Statale 626 Licata-Torrente Braemi. Correva l’anno 2018 quando il viadotto Petrulla, che collega una porzione di territorio dell’entroterra agrigentino, veniva inaugurato dopo i gravi cedimenti strutturali che 4 anni prima ne avevano causato la chiusura, oltre che di una porzione di tratto della statale comprensiva del gemello viadotto Salso. Da allora è stato tutto un susseguirsi di date stimate e presunte – a parlare l’on. Giusi Savarino, Presidente in Ars della Commissione Ambiente, territorio e mobilità – ne abbiamo seguito gli sviluppi e le decelerazioni, facendoci interpreti delle richieste di un territorio rimasto isolato, sollecitando Anas, calendarizzando audizioni in Commissione per mettere tutti attorno a un tavolo, facendoci promotori di incontri sul tema in Assessorato alle infrastrutture.
Oggi il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri pare abbia appreso con stupore e compiacimento la notizia che a maggio Anas approverà il progetto esecutivo per il completamento di questo asse viario. Che dire… speriamo sia il maggio giusto!” commenta l’on. Savarino.
“Sono oltre 3 anni che chiediamo ad Anas il completamento di questa strada statale fondamentale. Ci avevano parlato di un progetto da presentare nel luglio scorso, poi luglio è diventato settembre, settembre ha lasciato il passo a un “entro Natale”, adesso siamo arrivati a maggio 2022.
Mi auguro che questa sia la volta buona – conclude la parlamentare – affinché venga restituita finalmente una degna viabilità alle comunità locali.
Garantita da Anas l’approvazione del progetto esecutivo per il completamento del tratto Licata-Torrente Braemi della SS 626 dir, asse viario che collega il centro abitato di Licata alla SS 626 e quindi alla A19.
“È inaccettabile attendere per 30 anni il completamento degli ultimi 12 km di una strada”, commenta il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Giancarlo Cancelleri.
“Adesso mettiamo la parola fine alla rassegnazione di questi anni. Sono soddisfatto nell’apprendere finalmente da Anas che a maggio sarà approvato il progetto esecutivo per il completamento.
Ho fortemente voluto la conclusione delle fasi progettuali e nello stesso tempo l’individuazione delle somme necessarie per i lavori, circa 18 milioni, continua Cancelleri. Dopo tutti questi anni di immobilismo, accelerare e recuperare il tempo perduto era il minimo per questo territorio.
Basta attese, entro la fine del 2022 saranno avviati i lavori” conclude.