Il provvedimento stabilisce che lo studente «può sostenere nello stesso anno scolastico, presso una scuola del sistema nazionale di istruzione, gli esami di idoneità per non più di due anni di corso successivi a quello per il quale ha conseguito l’ammissione per effetto di scrutinio finale». Non sarà quindi più possibile prepararsi per un esame che comprenda tre anni di scuola. Nel ddl si introduce anche una norma contro la creazione di classi solo per l’ultimo anno prima del diploma per facilitare la maturità. Non può essere autorizzata – si legge – l’attivazione di più di una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studi già funzionante in una scuola paritaria». Tra le semplificazioni per quanto riguarda l’istruzione c’è anche la precedenza per la conferma dei contratti a termine per i docenti di sostegno che lavorano con gli alunni disabili.