Capire come funzionano le fasce orarie dell’energia elettrica può essere di notevole aiuto sia per realizzare risparmi rilevanti sulla bolletta energetica sia per capire quale tariffa scegliere fra le varie possibilità offerte dai fornitori luce.

La maggior parte di noi sa, a grandi linee, che i prezzi dell’energia elettrica variano a seconda dell’orario in cui si effettuano i consumi, ma probabilmente non saprebbe dire come funziona esattamente il meccanismo delle fasce e quali sono gli orari e i giorni migliori per effettuare alcune attività che comportano consumi notevoli di energia elettrica.

Dal momento che le varie offerte elettricità sono influenzate tra le altre cose dal meccanismo delle fasce orarie, cerchiamo di avere le idee chiare in proposito.

Fasce orarie dell’energia elettrica: F0, F1, F2, F3 e F23

Le principali fasce orarie dell’energia elettrica sono 3 e sono denominate F1, F2 ed F3. Non vengono stabilite dai vari fornitori luce, bensì dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambienti (ARERA); con F23 si indica poi l’accorpamento delle fasce 2 e 3, mentre con F0 ci si riferisce a una fascia fittizia che indica che il prezzo applicato all’energia elettrica è lo stesso a prescindere dall’orario.

La fascia F1 è attiva dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:00 con l’eccezione delle festività nazionali.

La fascia F2 è attiva dal lunedì al venerdì dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00; il sabato va dalle 7:00 alle 23; rimangono escluse le festività nazionali.

La fascia F3 va dal lunedì al sabato dalle 00:00 alle 7:00 e dalle 23:00 alle 24:00; è attiva poi tutta la giornata nei giorni di domenica e negli altri giorni festivi.

I prezzi più alti dell’energia vengono applicati nella fascia F1 (orario di punta); la fascia F2 è la fascia intermedia, mentre la fascia F3 è quella in cui i prezzi sono più bassi.

Ne discende che le attività che possono essere effettuate in qualsiasi orario, dovrebbero essere svolte nella fascia oraria F3.

Fasce orarie e tariffe: perché è importante valutare la “giornata tipo”

Dal meccanismo delle fasce orarie si possono ricavare tre tipi di tariffa, quella monoraria, quella bioraria e quella multioraria.

Nella tariffa monoraria vige la fascia F0; in sostanza il prezzo applicato all’energia elettrica è lo stesso in qualsiasi ora del giorno. La tariffa bioraria è invece basata sulle fasce F1 e F23. La tariffa multioraria invece prende in considerazione le tre principali fasce stabilite dall’ARERA. I prezzi di ogni fascia vengono stabiliti dal singolo fornitore.

Al momento di scegliere la tariffa è importante valutare la propria giornata tipo relativamente ai consumi.

Se si ha la necessità di consumare energia elettrica nelle ore di punta, vale a dire negli orari della fascia F1, può essere ragionevole valutare un’offerta con tariffa monoraria (fascia F0).

Se, al contrario, la gran parte dei consumi avviene nelle fasce F2 e F3, si può considerare una tariffa bioraria (F1 e F23).

Qualora, per ragioni personali o lavorative si rientri abitualmente tardi a casa e si abbia la possibilità di effettuare molte attività nel corso delle ore notturne (per esempio utilizzo della lavastoviglie, dell’asciugatrice, della lavatrice ecc.), allora si può prendere in considerazione una tariffa multioraria (fasce F1, F2, F3).

Analizzare con cura la propria giornata tipo, valutando come si utilizza l’energia elettrica, può portare a risparmi significativi nel corso di un anno.