La prescrizione si abbatte sul processo scaturito dall’inchiesta “La carica delle 104” e cancella tutti i reati commessi nel 2011. La conseguenza è che la posizione di oltre una dozzina di imputati si è notevolmente ridimensionata alla luce dell’intervenuta prescrizione di alcuni reati contestati. Lo ha stabilito il giudice Michele Dubini nel corso del dibattimento sul secondo filone dell’inchiesta che vede attualmente trentanove imputati tra medici, insegnanti e presunti falsi invalidi. Il processo, a distanza di due anni dal rinvio a giudizio, è ancora alle battute iniziali. L’inchiesta, che rappresenta il “secondo capitolo” dell’indagine madre, ipotizza un “sistema” in grado di fare leva sulle agevolazioni della legge 104 garantendo, a chi non aveva diritto, di potere usufruirne ottenendo tutti i vantaggi del caso come trasferimenti e invalidità civile. Il giudice, preso atto dell’intervenuta prescrizione per alcuni reati, ha rinviato l’udienza al prossimo 19 giugno quando verranno sentiti in aula i consulenti medici del pubblico ministero.