Con un comunicato stampa, l’ex sindaco di Campobello di Licata, Michele Termini, interviene, in qualità di componente del Consiglio di istituto dell’I.C. “S. G. Bosco”, dato che ha avuto “modo di apprendere delle decisioni adottate dalla dirigente scolastica prof.ssa Marilena Giglia le cui conseguenze stanno rimbalzando soprattutto sul futuro dei nostri figli”.
Termini afferma: “Ritengo opportuno comunicare, che la scelta di rinunciare ai fondi è stata adottata unilateralmente dalla dirigente e, soltanto dopo, comunicata agli organi collegiali competenti a cui non è stata lasciata alcuna possibilità di intervento.
La dirigente scolastica in reggenza, senza aver chiesto la dovuta approvazione agli organi collegiali, ha rinunciato ai finanziamenti rientranti nel Pnrr e relativi al DM 65/2023 e al DM 66/2023, pari rispettivamente a circa € 87.000,00 e a circa € 54.000,00, negando ai docenti l’opportunità di formarsi adeguatamente nell’ambito multilinguistico e digitale e ai nostri figli la possibilità di implementare la loro offerta formativa. I nostri ragazzi, ad esempio, avrebbero potuto frequentare gratuitamente corsi di lingua inglese e conseguire le certificazioni linguistiche necessarie nell’ambito scolastico di oggi e in quello lavorativo di domani.
E non finisce qui.
Come se tutto questo non bastasse, la dirigente scolastica in reggenza, successivamente, ha rinunciato, ad un ulteriore finanziamento, equivalente a € 32.000 che sarebbe dovuto pervenire alla nostra istituzione scolastica e relativo, questa volta, alla progettazione Erasmus, che offre agli studenti e ai docenti l’opportunità di effettuare viaggi all’estero e di ospitare ragazzi provenienti dall’estero al fine di migliorare le conoscenze e le competenze linguistiche oltre che relazionali e per fare dei nostri ragazzi dei cittadini europei. Ritengo doveroso sottolineare che l’I.C. “S. G. Bosco” ha sempre portato avanti progetti in questo ambito e con risultati d’eccellenza riconosciuti dalla Commissione Indire.
Anche questa volta la dirigente scolastica ha agito senza aver consultato gli organi collegiali e senza essersi confrontata con la Commissione Erasmus dell’istituzione scolastica in questione”.
Ci chiediamo – conclude Termini -: può un dirigente scolastica mortificare così tanto gli organi collegiali ? Può non tener conto del danno arrecato ai nostri figli? Può decidere di ridurre l’offerta formativa agli studenti? Può rinunciare ai Pnrr, che nascono per eliminare i divari, non perseguendo il fine per i quali sono stati autorizzati? Può un dirigente in reggenza condannare un’istituzione scolastica a perdere finanziamenti, che avranno ripercussioni anche negli anni a venire? Pertanto si chiede l’intervento tempestivo degli Uffici scolastici provinciale e regionale al fine di intervenire per poter recuperare, qualora sia possibile, i fondi a cui la dirigente scolastica in reggenza ha rinunciato”.