Un quantitativo spaventoso di cocaina “sputato” dal mare e portato sulla terra ferma dai pescherecci per poi essere venduta e trafficata non soltanto sull’isola ma anche nell’agrigentino e in altre province siciliane. La procura di Agrigento – con il pm Giulia Sbocchia – chiude le indagini sulle due maxi inchieste “Levante” e “Zefiro” e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio nei confronti di 24 persone coinvolte a vario titolo in una fiorente attività di spaccio di cocaina. Le due operazioni – scattate tra l’estate 2023 e quella del 2024 – portarono al fermo complessivo di 22 soggetti. Undici vennero in seguito scarcerati dal giudice che, pur riconoscendo la bontà dell’impianto accusatorio, decise una misura cautelare meno afflittiva alla luce dell’esclusione del pericolo di fuga e del tempo trascorso dai fatti contestati.
Adesso la procura di Agrigento, guidata dal procuratore capo Giovanni Di Leo, tira le somme e chiude il cerchio investigativo.Gli indagati sono difesi dagli avvocati Leonardo Marino, Nicola Chinappi, Vincenzo Caponnetto, Calogero Meli, Salvatore Pennica, Salvatore Collura, Fabiola Susanna Caroli, Valentina Riccobene, Gaetano Gucciardo, Serena Romano, Salvatore Tirinnocchi, Giuseppe Contato, Gerlando Vella, Basilio Vella, Alessia Pappalardo, Antonietta Privitera, Angelo Asaro. Adesso avranno venti giorni di tempo per chiedere al pm di essere interrogati o presentare memorie per evitare la richiesta di rinvio a giudizio.