La comunità di Naro, in provincia di Agrigento, è ancora sconvolta dalla barbara uccisione di Merlino, un cane randagio ma amato da tutto il quartiere, sgozzato in strada da un 27enne originario del Mali lo scorso 28 agosto. L’episodio, che ha suscitato indignazione a livello nazionale, è stato al centro di un servizio andato in onda ieri sera su “Zona Bianca”, il programma di Rete 4 condotto da Giuseppe Brindisi. A intervenire è stato il Vicesindaco di Naro, Vincent Cancemi, che ha espresso il suo profondo dolore personale e l’impegno dell’amministrazione comunale per prevenire simili atti di crudeltà.
Secondo quanto riportato da diverse fonti, l’aggressore, un uomo senza fissa dimora, avrebbe non solo sgozzato il povero animale davanti agli occhi atterriti di passanti e residenti, ma avrebbe anche tentato di farne a pezzi il corpo.
Merlino, descritto come un cane docile e fedele, era una vera e propria mascotte del paese, accudito dalla comunità locale. L’uomo è stato immediatamente fermato dalle forze dell’ordine e denunciato per uccisione di animale, un reato punito dal codice penale italiano.
Il Vicesindaco Cancemi, contattato dalla redazione del programma qualche giorno fa, ha avuto l’opportunità di condividere il suo pensiero durante il servizio realizzato dalla giornalista Valentina Renzopaoli. Nel suo intervento, Cancemi ha sottolineato come l’accaduto abbia colpito profondamente l’intera comunità narese, ma anche lui in prima persona, in quanto proprietario di un cane. “L’accaduto ha profondamente colpito e indignato l’intera comunità narese, ma anche me in prima persona. Da proprietario di un cane, so bene cosa significhi avere accanto un amico a quattro zampe e quanto amore, fedeltà e affetto incondizionato sappiano donarci. Per questo motivo, la vicenda di Florio Merlino mi ha toccato nel profondo, come uomo prima ancora che come amministratore”, ha dichiarato Cancemi.
Ha poi aggiunto che l’amministrazione comunale sta mettendo in campo tutte le azioni possibili per prevenire e contrastare episodi simili, promuovendo una cultura del rispetto e della tutela degli animali. “Proteggere chi non ha voce per difendersi è un dovere morale, oltre che civile”, ha enfatizzato. Un ringraziamento speciale è andato alle persone e alle associazioni animaliste di Naro che, ogni giorno, con sacrificio e in silenzio, garantiscono assistenza e protezione agli animali in difficoltà. “Il loro impegno è prezioso e rappresenta un esempio di solidarietà e di amore autentico”.
Cancemi ha concluso con un messaggio di speranza: “Sono convinto che da episodi dolorosi come questo debba nascere una presa di coscienza collettiva: solo unendo le forze, cittadini, istituzioni e associazioni, possiamo costruire una comunità più giusta, più attenta e più sensibile verso chi ci dona affetto senza chiedere nulla in cambio”.
Il caso ha attirato l’attenzione di diverse organizzazioni animaliste. Il Partito Animalista Italiano, ad esempio, ha presentato una denuncia in Procura contro l’aggressore, definendo l’atto un “orrore” e chiedendo giustizia per Merlino.
La vicenda di Merlino non è isolata nel contesto siciliano, dove episodi di violenza sugli animali continuano a verificarsi, ma ha scatenato una mobilitazione che va oltre i confini locali. Associazioni come il Rifugio Hope di Agrigento hanno condiviso immagini e appelli per sensibilizzare l’opinione pubblica. La speranza è che casi come questo spingano a una maggiore consapevolezza e a normative più stringenti per la protezione degli animali.