Che si preferisca un cappuccino al volo prima di andare al lavoro, o ci si sieda al tavolino a gustarlo insieme al cornetto, per gli italiani la colazione al bar è tradizionalmente sinonimo di contanti: gli importi sono bassi e l’esigenza di rapidità giustifica l’utilizzo della moneta. Negli ultimi anni, però, questo trend sembra essersi invertito e anche bar e caffetterie stanno diventando sempre più cashless: nel 2025 i pagamenti digitali tra gli esercenti di questo settore sono cresciuti del +42%, con un picco proprio nella fascia della colazione (tra le 6 e le 10 di mattina), quando le transazioni cashless hanno registrato un aumento del +44%.
Un cambiamento che si riflette anche sul valore degli acquisti: lo scontrino medio digitale è sceso a 11,1 euro (-4,2% rispetto al 2024), segno che per gli italiani pagare con carta anche il caffè al banco è ormai un gesto naturale. Ad approfondire il tema è l’Osservatorio Bar e Caffè Cashless di SumUp, che analizza i dati più significativi relativi alla diffusione dei pagamenti digitali nei bar e nelle caffetterie italiane: da Nord a Sud Italia, quali sono le province in cui bar e caffè sono più cashless?
Come è diminuito negli anni lo scontrino medio cashless in bar e caffè
Negli ultimi cinque anni, il valore medio degli scontrini digitali nei bar e nelle caffetterie italiane ha seguito un percorso costante di riduzione, segno che il cashless non è più utilizzato solo per le spese più consistenti, ma è entrato a pieno titolo anche nelle piccole transazioni quotidiane. Nel 2021, lo scontrino medio cashless era pari a 17 euro nei bar e 27,6 euro nelle caffetterie, ma già l’anno successivo, nel 2022, si è osservata una prima flessione: 14,9 euro nei bar e 25,7 euro nei caffè. Il trend è proseguito nel 2023, con valori ulteriormente più contenuti (13,4 euro nei bar e 23,7 euro nei caffè), confermando come gli italiani avessero ormai preso confidenza con l’idea di utilizzare la carta o lo smartphone anche per pagare un caffè o un cappuccino. Nel 2024, lo scontrino medio ammontava a 12,2 euro nei bar e a 22,2 euro nei caffè. Il 2025, infine, segna un’ulteriore tappa di questa trasformazione: lo scontrino cashless medio è arrivato a 11 euro nei bar e 21,4 euro nelle caffetterie. In soli cinque anni, dunque, il valore medio del ticket cashless si è ridotto del -35,3% nei bar e del -22,5% nelle caffetterie. Questo andamento dimostra in maniera chiara come la digitalizzazione dei pagamenti non sia più legata soltanto a importi elevati o a momenti particolari, ma si sia consolidata come pratica quotidiana, fino a diventare la modalità abituale anche per spese di pochi euro.
La colazione degli italiani è cashless: nei bar si paga con la carta soprattutto prima delle 10 di mattina
Il momento della giornata in cui i pagamenti digitali nei bar e nelle caffetterie sono più frequenti è quello della colazione: tra le 6 e le 10 del mattino si concentra il 19% delle transazioni cashless del settore, con una crescita del +44% per esercente rispetto al 2024. Subito dopo, la fascia 10 – 14 rappresenta un altro momento cruciale: qui avviene il 24,1% delle transazioni digitali, con un incremento medio per merchant del +42,3%. Nel complesso, quasi la metà delle transazioni digitali (43%) avviene entro l’ora di pranzo.
Palermo + 90,2% dei pagamenti digitali in bar e caffè
Il trend del cashless, che digitalizza il momento più tradizionale della giornata – cappuccino e cornetto al bar – attraversa l’Italia da Sud a Nord. Nel 2025, la crescita dei pagamenti cashless nei bar e nelle caffetterie ha registrato picchi particolarmente significativi in diverse province italiane, con un protagonismo marcato del Sud. In testa alla classifica c’è, infatti, la provincia di Campobasso, che segna un aumento di transazioni digitali del +167,9% rispetto al 2024. Seguono Catanzaro (+113,3%) e Palermo (+90,2%), mentre subito dopo il podio troviamo Ragusa (+89,2%) e Sassari (+82,7%). La prima provincia del Nord a comparire è Trento con un incremento del +77,6%. La Top 10 è completata da Vibo Valentia (+72,8%), Oristano (+71,6%), Enna (+67,2%) e Treviso (+64,3%). Se in bar e caffetterie la maggior parte d’Italia vede una crescita netta dei pagamenti con carta, esistono poche eccezioni con un andamento in controtendenza. Le province di Parma e Pordenone segnano rispettivamente un calo del -6,3% e del -4,6% delle transazioni cashless, mentre a Pisa la flessione è del -3,6%. In diminuzione anche Forlì-Cesena (-2,4%).
Palermo, scontrino medio 20,7 euro
L’analisi di SumUp conferma come nel 2025 il cashless non sia più soltanto un’abitudine legata ai pagamenti di importo elevato: anche le consumazioni più semplici, come un caffè o un cappuccino, vengono ormai saldate con carta. A dimostrarlo ci sono i valori dello scontrino medio, che in molte province italiane si collocano al di sotto o in linea con il ticket medio nazionale (11,1 euro). È il caso di Bolzano, con uno scontrino medio cashless di soli 9,9 €, unica provincia in Italia a scendere sotto la soglia della media nazionale. Subito dietro si posiziona Piacenza, con un valore medio di 11,5 €, seguita da Bologna (12,2 €). La classifica prosegue con Fermo (12,5 €) e Prato (12,7 €). A Belluno lo scontrino medio digitale raggiunge i 12,8 €, mentre il valore di 12,9 € colloca a pari merito tre province: Genova, Benevento e Modena. Chiude la Top 10 Vercelli, con un valore medio di 13 €. Pistoia è la provincia dove il valore del ticket medio cashless è diminuito di più. Il 2025 segna una contrazione del valore dello scontrino medio digitale in diversi territori italiani. La riduzione più consistente si registra a Pistoia, dove il ticket medio cashless nei bar e nelle caffetterie passa da 24 € a 13,4 €, con un calo del -44,1%. Segue Vibo Valentia, che scende da 20,6 € a 14,9 € (-27,4%), mentre Cuneo e Novara segnano entrambe una flessione del -20%. A Massa-Carrara il ticket diminuisce del -16,9%, attestandosi a 21,6 €; a Matera del -16,2% (21 €). Teramo e Ascoli Piceno vedono un calo del -14,3% (con scontrini medi rispettivamente di 16,6 € e 15,6 €), mentre Crotone scende del -13,7% (scontrino di 19,4 €). Chiude la classifica Benevento con un calo di -12,9% e un valore del ticket di 12,9 €.
Per quanto riguarda le province siciliane, Enna fa registrare uno scontrino medio di 28 euro, Agrigento di 23,8, Messina 23,4, Ragusa 22,8, Trapani 21,2, Palermo 20,t, Siracusa 18,7, Caltanissetta 18,4 e Catania 18.