Favara diventa una delle nuove sedi del Maua, Museo di arte urbana aumentata, nell’ambito del progetto Maua special edition. Nel borgo agrigentino ventisette murales, realizzati negli anni dagli artisti in residenza nei cortili di Farm cultural park, sono stati reinterpretati da oltre trenta artisti digitali attraverso la realtà aumentata.

Questi interventi entrano nel tessuto vivo del Mua. L e opere, visibili tramite l’app gratuita Bepart, si attivano inquadrando i murales con uno smartphone: un gesto semplice che apre a esperienze visive intense, frutto di un processo di co-creazione che unisce arte, tecnologia e sperimentazione collettiva. Da sabato i visitatori potranno esplorare in autonomia il percorso, oppure partecipare a uno dei tour guidati.


Maua Favara è un progetto finanziato dal Fondo next generation EU gestito dal ministero della Cultura, che nasce dall’incontro tra Bepart, impresa culturale con sede a Milano e ideatrice del Maua, e Farm cultural park, un ecosistema culturale nel centro storico di Favara che, attraverso pratiche sociali, artistiche e educative, ha riattivato ben sette cortili di quartiere e lo spazio di palazzo Miccichè. Chi non ha la possibilità di recarsi fisicamente di fronte alle opere di street art potrà comunque fruire dei contenuti aumentati attraverso il catalogo on-line https://mauamuseum.com/works/.