Del 17/11/2022 un comunicato stampa di Confintesa Palermo in cui si chiedeva maggiore sicurezza nei luoghi più rappresentativi della città. Allora era stato aggredito il figlio di un Dirigente Sindacale di Confintesa da una Baby Gang, nei pressi del Tribunale di Palermo (altro problema della città di Palermo).
Del 21/12/2023 un comunicato stampa di Confintesa Palermo e Confintesa Lavoratori della Conoscenza in cui si chiedeva al Questore di Palermo maggiore sicurezza per la città di Palermo, allora la vittima della violenza era stata un ragazzo, ucciso a colpi di arma da fuoco mentre si trovava in discoteca, aveva solo 22 anni.
Abbiamo citato solo due articoli del 2022 e 2023 che evidenziano come Confintesa abbia da sempre segnalato il problema della sicurezza nelle strade di Palermo e chiesto un concreto intervento alle autorità nazionali per rendere più sicure le strade della città.
Vogliamo ricordare L’Operazione “Vespri Siciliani”, che fu un’operazione militare dell’Esercito Italiano che si svolse in Sicilia dal 1992 al 1998 per contrastare la criminalità organizzata e ristabilire la sicurezza dopo gli attentati mafiosi. Oggi a Palermo, lo diciamo purtroppo con dispiacere, sarebbe necessaria un’operazione di uguale portata e intensità. Esortiamo dunque le autorità comunali, regionali e nazionali a riflettere sull’eventualità di riproporre sul territorio palermitano una operazione simile a quella già adoperata negli anni 90 seppur per altre ragioni (le stragi di Capaci e via D’Amelio).
“Avremmo voluto parlare della nostra città solo per decantarne la bellezza e importanza storica, ma ahimè siamo costretti a parlarne per gli incresciosi e recenti fatti di cronaca, Palermo ormai non è più una città sicura per i nostri giovani, c’è troppa violenza e girano troppe armi per le strade; la politica e le istituzioni a tutti i livelli devono dare un segnale forte ai cittadini non soltanto per ristabilire una tranquillità e sicurezza ormai perse, ne và infatti anche del futuro economico della nostra città che si basa anche sul turismo, una città che diventa famosa per gli omicidi sicuramente non può che diventare meno attrattiva. Bisogna investire nella prevenzione oltre che nella repressione e ciò si fa nelle scuole con la formazione e istruzione alla legalità e al saper vivere in maniera civile in società”, così dichiarano Domenico Amato, Segretario Territoriale Confintesa Palermo e Giovanni Corrao, Responsabile Provinciale Confintesa Lavoratori della Conoscenza Palermo.