Immaginate il terrore di una famiglia qualunque, in una tranquilla domenica pomeriggio: una figlia di soli 16 anni, piena di sogni e vitalità, che all’improvviso accusa un malore, sviene e sbatte violentemente la testa. È quanto è accaduto a Elisea, una ragazzina di Canicattì, lasciando i genitori nel panico più totale e un’intera comunità con il cuore in gola.
Il dramma si è consumato tra le mura di casa, circondata dall’affetto dei suoi cari. Senza un attimo di esitazione, la famiglia ha corso verso l’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì, dove i medici l’hanno accolta immediatamente. Ma le sue condizioni, purtroppo, si sono aggravate in fretta: dopo un primo ricovero, Elisea è stata trasferita d’urgenza al reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.
Qui, i dottori hanno combattuto contro il tempo. Sottoposta a un intervento chirurgico delicatissimo, durato oltre cinque ore, la giovane è stata operata per ridurre una grave emorragia cerebrale. Oggi, Elisea lotta in coma farmacologico, mentre i suoi genitori vegliano al suo capezzale, stringendo forte la speranza che non li abbandoni.
Canicattì non è rimasta a guardare: la solidarietà ha avvolto la famiglia come un abbraccio collettivo. Ieri sera, centinaia di persone – amici, vicini, compagni di scuola – si sono riuniti nella chiesa della Sacra Famiglia. Sotto la guida di don Bonaventura, una veglia di preghiera ha riempito il silenzio di suppliche e lacrime. “Preghiamo per Elisea, per i suoi genitori, per quel miracolo che tutti desideriamo”, ha detto il parroco, con la voce rotta dall’emozione. La chiesa era un mare di candele accese, un simbolo di luce in questo momento di buio.
Siamo tutti Elisea, oggi. Una figlia, una sorella, un’amica che merita di svegliarsi e sorridere di nuovo. La comunità intera è con voi, cari genitori: il vostro dolore è il nostro, e la vostra forza ci ispira. Forza, Elisea, torna da noi. Canicattì ti aspetta a braccia aperte.












