È stata ricostituita la commissione per le eredità immateriali della Regione Siciliana, organo centrale per la tutela, la catalogazione e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale dell’Isola.
La commissione gestisce il Registro delle eredità immateriali della Sicilia (Reis), strumento fondamentale per riconoscere e proteggere tradizioni, saperi e pratiche che costituiscono l’identità profonda della regione.
Nuova squadra, approccio multidisciplinare
La nuova commissione resterà in carica per tre anni. È composta da Ettore Sessa (presidente), Maria Frisella (vicepresidente), don Vito Impellizzeri (preside della Facoltà Teologica di Sicilia), Maddalena De Luca (dirigente dei Beni culturali) e Orietta Sorgi (dirigente in quiescenza). A completare il gruppo, Paolo Valentini (segretario, funzionario del Dipartimento Beni culturali) e Laura Cappugi, direttrice del Centro regionale per l’Inventario e la catalogazione.
L’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, ha sottolineato l’importanza di un metodo condiviso e attento alle comunità locali: “Un lavoro di squadra fondato su ascolto e confronto, per dare vita a provvedimenti efficaci a tutela e promozione dell’identità siciliana. Ringrazio la precedente commissione grazie alla quale numerose istanze hanno trovato riscontro, a testimonianza dell’attenzione e della sensibilità dell’assessorato verso le esigenze del territorio e delle comunità locali. Alla nuova commissione auguro buon lavoro: avrà un’impostazione multidisciplinare, capace di coniugare conservazione e innovazione nei percorsi da intraprendere”.
Un patrimonio vivo da proteggere e tramandare
La riattivazione della commissione rappresenta un passo concreto nella direzione della tutela delle tradizioni immateriali, spesso messe a rischio dalla modernizzazione e dalla perdita di memoria collettiva.
Il Reis è lo strumento con cui la Regione Siciliana riconosce, documenta e protegge pratiche come feste religiose, mestieri tradizionali, espressioni orali, riti e cerimonie che ancora oggi raccontano la storia viva dell’Isola.
La nuova commissione dovrà ora proseguire e rafforzare questo percorso, in continuità con il lavoro già avviato e con una visione più ampia, capace di integrare conservazione culturale e innovazione sociale.












