
Un’iniziativa didattica speciale ha trasformato mercoledì scorso la scuola dell’Infanzia San Calogero dell’Istituto Comprensivo “S. Giovanni Bosco”di Naro in un vero e proprio laboratorio scientifico a cielo aperto. I bambini non solo hanno giocato ma sono stati protagonisti attivi di un percorso sensoriale e sperimentale dedicato alla scoperta della produzione del miele e della vendemmia.
L’esperienza: Dalla vigna all’alveare
L’iniziativa si inserisce all’interno di un percorso di esperienze creative e sensoriali che i piccoli alunni hanno svolto nelle settimane precedenti, con l’obiettivo di conoscere i processi della natura attraverso l’osservazione diretta, la manipolazione e la sperimentazione.
Durante il laboratorio, i bambini hanno potuto osservare da vicino e partecipare attivamente alle diverse fasi di trasformazione dell’uva in mosto, comprendendo così come avviene la trasformazione naturale che porta alla produzione del vino. Con entusiasmo, hanno raccolto l’uva, schiacciato gli acini, osservato il succo che ne derivava e sperimentato il piacere della scoperta diretta.
Successivamente, i piccoli esploratori hanno avuto la possibilità di assistere anche al processo di produzione del miele. Con grande curiosità hanno osservato da dove nasce questo prezioso alimento, imparando il ruolo fondamentale delle api e il percorso che dal fiore porta al miele. Hanno poi potuto assaggiare il miele appena estratto dai favi, ancora profumato e dorato, vivendo un’esperienza sensoriale autentica e dolcissima.
L’attività ha rappresentato un’occasione preziosa per stimolare la curiosità scientifica, il linguaggio, la collaborazione e la consapevolezza del ciclo della natura, in linea con gli obiettivi delle Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia.
Il laboratorio si è concluso in un clima di grande entusiasmo e partecipazione, lasciando nei bambini la meraviglia di aver scoperto, con occhi e mani, come la natura trasforma i suoi frutti in veri doni.
La dirigente scolastica prof.ssa Rossana Neri ha espresso vivo apprezzamento per le attività, “occasioni educative di straordinario valore, in cui i bambini, grazie alla competente guida delle insegnanti, hanno potuto apprendere attraverso l’osservazione diretta, la manipolazione e la sperimentazione, metodologie attive di indiscussa efficacia anche per allievi con bisogni educativi speciali ”.
L’iniziativa si è dimostrata un esempio virtuoso di come la didattica possa unire la teoria alla pratica, trasformando i cicli naturali in preziose lezioni scientifiche e sensoriali per i cittadini di domani.












