In ordine alle affermazioni rese a mezzo stampa dal sindaco di Canicattì rag. Vincenzo Corbo e dal presidente del consiglio comunale Dott. Domenico Licata, relativamente all’evento culturale svoltosi il 25 settembre scorso, pur non volendo entrare in una sterile polemica che appare di stretta natura politica e per tale motivo a noi totalmente aliena, intendiamo comunque rappresentare come la nostra associazione ritenga che l’utilizzo del Teatro sociale per realizzare un evento di natura culturale, costituisca l’esercizio di un diritto e non certo il frutto della elargizione di un favore reso da chi amministra la nostra città, considerato che il detto Teatro non è proprietà privata dell’amministrazione comunale, ma costituisce patrimonio di tutta la cittadinanza, che è l’unica, vera, “Padrona di Casa”.

Così come non esistono diritti d’autore o stucchevoli pretese di primogenitura sulle iniziative antimafia che si realizzano nel nostro territorio: l’importante non è chi semina, ma il seminare. L’associazione scrivente evidenzia, inoltre, di non essere mai stata invitata alle manifestazioni organizzate dalla amministrazione comunale o da associazioni ad essa adiacenti, così come appare utile rappresentare che, pur invitata, la detta amministrazione, in passato, non ha mai ritenuto di partecipare agli eventi organizzati dalla nostra associazione. Dispiace, infine, che i vertici istituzionali della nostra città, invece di sostenere iniziative di tale rilevanza e di parteciparvi attivamente, polemizzi per un mancato invito, producendosi in una condotta sterile, che, di certo, non giova alla città.

Ass. culturale “La Città Invisibile”