pitbullUn cane salva un uomo dall’attacco di due pitbull rimanendone ucciso. E’ questo il triste e commovente episodio accaduto domenica scorsa al cimitero di Palma di Montechiaro.

Protagonisti il coordinatore del cimitero, Stefano Rubino, e un cane meticcio che da circa due mesi ogni mattina si presentava alle 7,00, all’orario di apertura del campo santo, davanti al cancello per andare a trascorrere qualche ora davanti la tomba del suo padrone. Tra i due era nata un’amicizia, tanto che qualche volta il cane seguiva Rubino anche fuori dal cimitero quando lo incontrava per le vie del paese. Anche domenica scorsa, in una mattinata piovosa, al suo arrivo il custode ha trovato il meticcio bagnato dinanzi al cancello del cimitero.

Dopo il consueto giro di perlustrazione, intorno alle 7,30, Rubino ha visto entrare dal cancello principale due pitbull molto nervosi, uno dei quali di grossa taglia, e  trovandoseli davanti ha cercato di lasciarli passare ma senza successo, rimanendo accerchiato dai due cani che mostravano chiaramente di non avere miti intenzioni. Sentito abbaiare i due pitbull, il meticcio si è precipitato in soccorso del custode, ingaggiando di fatto una lotta con i due cani che, data anche l’inferiorità numerica, lo ha visto soccombere. A questo punto Rubino ha cercato a sua volta di intervenire in soccorso dell’amico a quattro a zampe con un ferro che aveva trovato nel luogo in cui era stato accerchiato. La reazione di uno dei due pitbull è stata, però, feroce, costringendo il custode a scappare e a rifugiarsi alle spalle del cancello di entrata, che ha lasciato socchiuso nella speranza di poter mettere in salvo anche l’amico cane. Così, però, non è stato: il cane sarà ritrovato più tardi, come raccontatoci da Rubino con gli occhi lucidi, letteralmente fatto a brandelli.

Nel frattempo era stato chiesto l’intervento dei carabinieri della stazione di Palma di Montechiaro che a loro volta, non appena giunti sul posto, hanno chiesto il soccorso del canile di Licata. Accalappiare i cani non è stata cosa semplice anche se i due pitbull erano ormai stremati dalla lotta.  Questo triste episodio torna a mettere in primo piano ancora una volta il problema del randagismo, denunciato con sempre maggiore insistenza dai cittadini. Va precisato, però, che in questa circostanza i due pitbull non sono randagi, tanto che il padrone di uno di essi è stato individuato e denunciato per abbandono e maltrattamento di animale, in quanto presentava un orecchio mozzato, e contravvenzionato poiché il cane non era dotato di microchip. L’altro pitbull si trova, invece, ancora presso il canile di Licata in attesa di ritrovarne il padrone.

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