crocetta4_1Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, in attuazione di quanto deciso con il Partito Democratico e gli alleati di governo, ha convocato oggi una giunta regionale per esaminare alcuni provvedimenti urgenti ed inderogabili e per discutere con gli assessori della richiesta effettuata dalla coalizione di governo, della necessità di un azzeramento delle cariche assessoriali. Le deleghe sono già state revocate.

La giunta nella sua totalità, ha condiviso il percorso finalizzato al rafforzamento dell’azione di governo nell’ottica di un miglioramento dei rapporti tra i partiti della coalizione e il Governo. Il presidente ha ringraziato gli assessori, per la capacità di operare come team e per i risultati eccellenti raggiunti in così poco tempo.

Nel corso della giunta sono stati deliberati i seguenti atti: il piano di conversione della rete ospedaliera, nascono così gli Ospedali riuniti. In questo modo si salvano e si migliorano tutti i piccoli ospedali della Sicilia e si sbloccano le assunzioni in sanità. Approvato il ddl recante “norme di tutela delle aree caratterizzate da valenza ambientale e paesaggistica”.

Con tale ddl sarà possibile mettere fine all’eolico selvaggio, regolamentando tutta la materia. Approvata la costituzione di parte civile della Regione nel procedimento penale nei confronti di un soggetto accusato di incendio doloso in un’area boschiva del messinese, che avrebbe causato danni ambientali per 1 milione e seicentomila euro e per un milione nei confronti del patrimonio della Regione.  Definite le spese necessarie, circa 35 milioni, per l’avvio dei provvedimenti di prepensionamento degli addetti alla formazione che interesseranno solo nel 2014 circa 1400 persone. Reperite inoltre le risorse necessarie, circa 10 milioni, per coprire la cassa integrazione in deroga dei lavoratori della Formazione, dopo il via libera del Ministro Poletti, incontrato oggi dal Governo.

E’ stata completata la procedura relativa alla riprogrammazione di nuovi 240 milioni del po-fse 2007/2013, approvata oggi da Bruxelles che consentirà di dare ulteriori risposte sul piano sociale. Tali provvedimenti saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà domani alle 15 a Palazzo d’Orleans, alla quale parteciperanno il presidente e gli assessori. Il presidente Crocetta comunica inoltre che alle 21 vedrà la coalizione di governo con la quale si vuol dare un soluzione rapida alla crisi possibilmente prima dell’arrivo, previsto per venerdì mattina, del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, on. Graziano Delrio.

Aprendo la seduta parlamentare, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, ha letto il contenuto della nota: “Mi preme comunicare alla signoria vostra – si legge nella lettera – che in data odierna provvederò a definire le procedure di revoca degli assessori regionali”. Crocetta si impegna inoltre a dare ulteriori comunicazioni domattina.

Dopo che Ardizzone, gli unici due assessori presenti in aula, Nico Torrisi e Paolo Ezechia Reale, sono stati invitati da alcuni deputati dell’opposizione a lasciare i banchi del governo. Torrisi e Reale a quel punto hanno abbandonato gli scranni, ma Ardizzone li ha invitati a tornare ai propri posti.

Su proposta di Ardizzone, l’aula ha inoltre rinviato l’elezione del vice presidente e le mozioni di censura nei confronti degli assessori Nelli Scilabra e Linda Vancheri, che erano i primi due punti all’ordine del giorno della seduta in corso. “Mi sembra opportuno in questa fase – ha detto Ardizzone – accantonare le questioni che hanno rilevanza politica, mi riferisco all’elezione del vice presidente e alle mozioni di censura”.

Intanto è stata depositata formalmente agli uffici della segreteria generale dell’Ars la mozione di sfiducia al governo di Rosario Crocetta. A ufficializzarlo, in una improvvisata conferenza stampa a Palazzo dei Normanni, sono i capigruppo e alcuni deputati delle opposizioni. Sulla mozione ci sono 25 firme (18 il numero minimo) di Forza Italia, Ncd, Pid, Lista Musumeci, Mpa.

“La nostra mozione di sfiducia è un atto che facciamo con profonda serietà. Nessuno pensi che il Movimento cinquestelle giochi col futuro dei siciliani, questo governo deve andare a casa perché è questo che ci chiedono i cittadini fuori dal Palazzo”, ha detto il capogruppo dei cinquestelle all’Ars, Valentina Zafarana, in una conferenza stampa improvvisata dai grillini a Palazzo dei Normanni subito dopo quella organizzata dal centrodestra che ha formalizzato la sua mozione di sfiducia.

“La mozione di sfiducia nei confronti del governo del Pd e del suo presidente Crocetta, rappresenta una grande opportunità per la nostra Sicilia, l’occasione per fare della nostra terra la California d’Europa, per  tornare a crescere e dare un futuro ai nostri giovani – aggiunge il senatore Gibiino di Forza Italia – L’immobilismo dei democratici di questi ultimi due anni, ha devastato l’isola contribuendo fortemente alla perdita di posti di lavoro, alla chiusura di migliaia di piccole e medie imprese. Forza Italia, insieme ai suoi alleati, con questo atto si candida a cambiare la Sicilia nel profondo. Neutralizzeremo gli sprechi, chiudendo tutte le società partecipate ad oggi veri e propri buchi neri per i conti pubblici. Proponiamo la creazione di società pubblico-private funzionali all’erogazione dei servizi, nel ambito del sociale, dei trasporti, della sanità, del turismo. Potremo finalmente riportare in pari i conti pubblici e ridurre le che ad oggi pesano in maniera insopportabile su famiglie e imprese. Della Sicilia che verrà discuteremo nella due giorni organizzata da Forza Italia ad Enna venerdì 24 e sabato 25 ottobre”.

“Abbiamo depositato la mozione di sfiducia nei confronti del governatore Crocetta – aggiunge il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone – Un atto politico molto forte, che segue di pochi minuti l’azzeramento della giunta regionale da parte del governatore e che vede la compattezza del centrodestra. Ci sono 25 firme, di tutti i gruppi (Forza Italia, Lista Musumeci, Cantiere Popolare, Mpa, Ncd e Misto). Consentiamo ora ad altri gruppi di seguire il nostro atto, forte e importante. Dopo due anni di malgoverno e spaventato da quello che sarebbe stato l’esito della mozione di censura all’assessore Scilabra, Crocetta ha alzato le braccia, ammettendo un insuccesso chiaro da tempo ai siciliani. Si tratta di una pesante sconfitta per la maggioranza e per il governatore, un’importante vittoria per Forza Italia, protagonista di una battaglia nel nome della coerenza e della concretezza”.