ponte8Saranno due commissari a gestire la ricostruzione del ponte Himera lungo l’autostrada Palermo-Catania, danneggiato da una frana, con la Sicilia spezzata in due. Uno dei due commissari dovrebbe essere indicato dall’Anas, il secondo dalla Protezione civile e in questo caso il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, propone Calogero Foti, a capo della Protezione civile regionale.

La decisione comunque è nelle mani del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Rispetto alle previsioni, non saranno più abbattute entrambe le carreggiate ma solo quella inclinatasi per via del cedimento di due piloni e dei danni provocati dalla frana in altri due.

Uno dei due commissari avrà competenza sui lavori nel viadotto, il secondo sulla spesa dei 27,2 milioni prevista sulle strade secondarie.

“La continua politica dei proclami e delle marce indietro, delle bufale vendute come scelte di buon senso. Il governo Renzi abbandona da un giorno all’altro il progetto di abbattimento e ricostruzione totale del viadotto Himera dell’A19, definito necessario dai vecchi dirigenti e tecnici dell’Anas, ritenendo invece sufficiente l’abbattimento della sola carreggiata sulla quale è avvenuto il crollo, come indicato dai nuovi dirigenti Anas, scelti recentemente da Palazzo Chigi. Il governo nazionale, per voce del sottosegretario Faraone, che occupandosi da sempre di scuola e istruzione ci chiediamo quanta autorevolezza e competenza abbia in campo di infrastrutture, va dunque nella direzione di un intervento low cost” commenta il coordinatore di Forza Italia in Sicilia Vincenzo Gibiino.

“Un’unica carreggiata da abbattere, una seconda carreggiata da aprire in doppio senso di marcia, a velocità obbligatoriamente contenuta, tra quattro mesi. Ovviamente se nel frattempo non ci renderemo conto di avere sbagliato i calcoli e della necessità di abbattere e ricostruire tutto – aggiunge – I siciliani se ne facciano una ragione, il governo Renzi-Pd i grandi investimenti non li fa e non li farà mai in Sicilia. Al nord il Freccia 1000, a noi treni che raramente superano i 100 km orari. In Val Padana le quattro corsie, ai siciliani il doppio senso in una sola carreggiata. A loro i raddoppi, a noi i rattoppi. E hanno pure il coraggio di chiamarla autostrada”.