riesi_newAdesso sono due le case con il pavimento che scotta.

E il mistero, a Riesi, s’infittisce. Mentre si sta ancora cercando di capire cosa stia determinando il surriscaldamento della palazzina abitata dalle due famiglie Fiandaca e Anzaldi, i vigili del fuoco fanno scattare un nuovo stato d’allerta perché anche in un’abitazione vicina, attualmente disabitata perchè i proprietari vivono a Cuneo, la temperatura è schizzata improvvisamente all’insù.


E in paese cresce la preoccupazione, visto che gli esperti dell’Ingv di Palermo continuano a ripetere che non si è «in presenza di fenomeni di origine naturale».

Ieri sera l’ultima verifica effettuata, alle 18,20, ha confermato che la prima abitazione a fare segnalare anomalie continua ad avere una certa instabilità dello stato termico. Nella prima stanza è stata registrata una temperatura di 37,5 gradi. Nella seconda 47,8 gradi. All’esterno sono stati toccati i 40 gradi. Nella casa adiacente, invece, la temperatura all’interno dei due fori il valore rilevato è stato di 30 e 34 gradi.
Intanto, le famiglie Fiandaca e Alzaldi, malgrado tutto stanno cercando di vivere una vita normale. «Questa mattina – racconta Giuseppe Anzaldi – siamo stati nel negozio di nostra proprietà perché dobbiamo anche lavorare. Al momento stiamo alloggiando in un’abitazione provvisoria, ma se i tempi dovessero allungarsi dovremmo spostarci in un albergo. Questo è un problema che ha stravolto la nostra vita e specialmente la vita dei miei figli che si trovano lontani dalle loro abitudini».
Oggi nella abitazione delle famiglie Fiandaca e Anzaldi e nello stabile disabitato della famiglia Costa saranno effettuati gli ultimi accertamenti sulla temperatura e poi saranno decisi i lavori da intraprendere per far luce sul mistero delle «case che scottano».
Gli esperti dell’Ingv, come si diceva, escludono la risalita di gas naturale dal sottosuolo.

Secondo l’Arpa di Caltanissetta potrebbe essere un eccessivo accumulo di calce la causa del surriscaldamento.