uilp3Dopo la triste vicenda dei casi di meningite della Pinar, la Uilps ritorna sull’argomento stigmatizzando alcuni comportamenti deontologicamente ed umanamente non condivisibili finache dagli operatori di Polizia. Come è noto, ieri, 11 maggio 2009 alle ore 18,00 circa la nave Spica della marina Militare, faceva sbarco all’interno del Porto di Porto Empedocle con a bordo 69 cittadini extracomunitari . Sul posto, oltre ad intervenire i nostri colleghi e gli appartenenti alle altre forze di Polizia, erano presenti gli eccellenti uomini della protezione civile, ai quali, anche in questa circostanza, per motivazioni a noi sconosciute, non veniva data la possibilità di svolgere appieno la loro importante funzione umanitaria.

Infatti,inversamente dalle aspettative funzionali ed umane veniva impartito l’ordine di iniziare immediatamente l’iter burocratico di identificazione dei poveri immigrati, questo, ancor prima di effettuare le dovute cure umane. Riteniamo un fatto assai grave, dare la possibilità solo a 19 delle 69 unità di lavarsi e di indossare indumenti puliti ed asciutti.


DICHIARAZIONE DI ANTONINO ALLETTO, SEGRETARIO NAZIONALE DELLA UILPS: non riusciamo a comprendere le ragioni di siffatto comportamento. I nostri colleghi, ancora una volta, hanno dovuto scortare i poveri immigrati a bordo degli autobus con gli stessi indumenti con i quali avevano effettuato la traversata, quindi bagnati e maleodoranti dopo giorni di estenuante navigazione.

All’interno dell’autobus si è resa necessaria l’attivazione dell’aria condizionata, per arginare il cattivo odore, a discapito di una temperatura certamente non confacente alle reali esigenze e per l’intero viaggio fino al l’arrivo del centro di prima accoglienza di Pian del Lago della città di Caltanissetta.

In rappresentanza dei mie colleghi dissento formalmente ancora una volta da tali nefasti comportamenti auspicando che l’aspetto caritatevole prevalga sempre.

L’UFFICIO STAMPA UILPS