Il plenum del Csm ha chiuso con l’archiviazione, trasmettendo gli atti al pg della Cassazione Vitaliano Esposito, il caso del pizzaiolo dell’agrigentino Vincenzo Iacono che, accusato di aver violentato una bimba di 4 anni e, nonostante fosse già stato condannato per altri episodi di pedofilia, fu scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare. L’archiviazione è stata decisa all’unanimità.
Iacono era stato scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare dopo che le indagini si erano protratte per oltre due anni e dopo un’udienza preliminare durata dieci mesi. Alla base dell’archiviazione le considerazioni della prima commissione di Palazzo dei Marescialli che in questi casi può solo applicare un trasferimento d’ufficio dei magistrati responsabili, e ha valutato come quasi tutti i magistrati che si erano occupati del caso “non sono più in servizio negli uffici giudiziari di Agrigento.
Tuttavia il Csm ha trasmesso gli atti alla Corte di Cassazione, che dovrà verificare se “oltre a eventuali responsabilità personali dei ritardi ingiustificati dei singoli magistrati interessati vi sia stato anche un deficit organizzativo degli uffici, in particolare della Procura e della sezione gip/gup del Tribunale di Agrigento.
fonte: comunicalo.it