Continuano i controlli della polizia municipale in collaborazione con le guardie ambientali mirati a monitorare l’inquinamento prodotto da tutte le discariche abusive presenti sul territorio. Un problema che continua ad affliggere istituzioni e cittadini. Il territorio canicattinese infatti, continua ad essere invaso da materiale da rottamare e quant’altro.
Questa è un po’ la dimostrazione del fatto che non hanno sortito grossi risultati le iniziative finora intraprese, a vari livelli, per cercare di debellare il fenomeno. Il nucleo della polizia ecologica, ha avviato una meticolosa opera di bonifica su tutto il territorio comunale. Diversi proprietari sono stati diffidati ed invitati a provvedere, a proprie spese e con la massima urgenza, alla bonifica dei terreni in cui sorgevano le discariche abusive.
La polizia municipale intanto, continua a portare avanti il lavoro d’indagine e di controllo per monitorare appunto le zone più a rischio. I risultati sono piuttosto preoccupanti. E’ stato fatto un vero e proprio censimento nell’intero territorio comunale ed il riscontro è stato quello dell’esistenza di ben 27 microdiscariche. In 9 di esse sono stati rilevati rifiuti pericolosi come l’Eternit. Un altro grave problema riguarda i rifiuti ingombranti che continuano ad essere abbandonati ad ogni angolo della città. Da cinque anni, è in atto un servizio gratuito di ritiro dei rifiuti di grosse dimensioni fino al proprio domicilio ma la gente non sembra volerne usufruire.
C’è l’impegno dell’amministrazione comunale di curare una pubblicazione che serva pubblicizzare maggiormente questo servizio al fine di ottenere dei risultati migliori. Ogni giorno due pattuglie della polizia municipale setacciano differenti zone della città al fine di reprimere il fenomeno dell’abbandono di rifiuti nelle discariche abusive. Sono molti infatti, coloro che non tengono conto delle attuali normative in materia gettando in spazi pubblici rifiuti di qualsiasi tipo, a volte anche tossici . L’attuale normativa prevede per i trasgressori, multe che oscillano tra i 50 e i 200 euro, in base al tasso di inquinamento prodotto dai materiali abbandonati. Purtroppo però, le sole pene pecuniarie non bastano. Ci sono delle zone dove il fenomeno è molto radicato, è il caso delle contrade Cazzola e Calici dove quotidianamente vengono ritrovati rifiuti.












