legambientCome si suole dire in questi casi: tutti i nodi prima o poi vengono al pettine!
La vicenda dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento assurge a simbolo, ormai forse irraggiungibile, di quel modo di gestire la cosa pubblica che ha miscelato perfettamente irresponsabilità, inefficienze, incompetenze, logiche tangentizie e attività spudoratamente clientelari. È possibile che lo scandalo sia dovuto “solo” all’utilizzo di calcestruzzo di pessima qualità ed in scarsa quantità, ma dove stavano e dove guardavano all’epoca il direttore dei lavori, i controllori, i collaudatori? Frutto di queste pratiche indegne e disprezzabili saranno adesso le code delle ambulanze che dovranno partire da Agrigento all’affannosa ricerca di un altro luogo di cura cui affidare gli unici incolpevoli, cioè gli ammalati.
Ancora una volta Agrigento rappresenta un caso limite: dopo la frana del ’66 rimasta senza colpevoli e dopo le tante incredibili vicende di mala amministrazione, di imbrogli e di corruzione di questi ultimi lustri adesso questo ennesimo caso simbolo in negativo.
Legambiente si è sempre battuta con forza ed energia in tutte le sedi, anche quelle giudiziarie, contro questo efferato modo di gestire la cosa pubblica. Ovviamente esprimiamo pieno sostegno ed apprezzamento rispetto all’operato del nuovo Procuratore Capo Renato Di Natale e dell’Aggiunto Ignazio Fonzo, che stanno fornendo rinnovato impulso al ripristino della legalità ed alla garanzia dei diritti dei cittadini.
Non trascuriamo altresì in questa sede di rimarcare come ad Agrigento ed anche in molte altre realtà della nostra provincia, da qualche tempo, si vada comunque diffondendo in modo ampio e maggioritario la volontà di aprire una pagina nuova nella storia di questa terra, sia da parte del mondo politico-amministrativo che, soprattutto, da parte di quell’imprenditoria sana, rispettosa delle leggi e delle regole, che vuole lavorare, produrre e crescere onestamente e che mai si sognerebbe di riprodurre vicende scandalose come quella dell’ospedale San Giovanni di Dio.

Agrigento, 28.07.09
Mimmo Fontana (Presidente regionale)
Peppe Arnone (Direttivo Nazionale)
Claudia Casa (Coordinamento Circolo Rabat AG)