Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Palermo condanna Giuseppe Sardino al risarcimento dei danni in favore del comune di Naro.
Il GUP del Tribunale di Palermo (dott. Lorenzo Jannelli) ha condannato a tre anni di reclusione Giuseppe Sardino, 46 anni, imputato nel procedimento penale n.8231/08 R.G. GIP per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, condannato anche per avere favorito la latitanza del boss di Campobello di Licata, Giuseppe Falsone e per avere ricostituito la famiglia mafiosa di Naro.
Il GUP, riconoscendo le attenuanti per la intervenuta dissociazione dal sodalizio mafioso (il Sardino, infatti, è divenuto collaboratore di giustizia), ha ridotto la pena rispetto a quella che altrimenti sarebbe spettata all’imputato.
La posizione del Sardino, proprio per la sua assunta qualità di collaboratore di giustizia, venne stralciata rispetto a quella di Vellini Carmelo che, di recente e per gli stessi fatti, è stato condannato dal Tribunale di Agrigento, alla pena di 7 anni di reclusione e al risarcimento del danno in favore della parte civile – Comune di Naro – difesa dall’avv. Alessandro Finazzo.
Il GUP ha altresì condannato il Sardino al risarcimento dei danni quantificati in € 25.000,00 (e alle spese processuali sostenute) in favore del Comune di Naro, che si era costituito parte civile a mezzo dell’avv. Alessandro Finazzo.
Molto soddisfatto della pronuncia si è dichiarato il difensore dell’Ente comunale, l’avv. Alessandro Finazzo, secondo il quale “La condanna al risarcimento del danno disposta dal Giudice, dà ragione della giustezza delle posizioni prospettate, ovvero che il comportamento dell’imputato, in uno alla consorteria mafiosa di appartenenza – ha causato un danno all’immagine della realtà Narese, che meritava di essere risarcito”.
avv. Alessandro Finazzo