Dovrà scontare dieci giorni di carcere e duecento euro di multa un giovane canicattinese che, nonostante avesse bevuto qualche bicchiere di troppo, si è messo ugualmente alla guida della sua autovettura. Nell’aula penale della sede distaccata di Canicattì del tribunale di Agrigento, il giudice onorario, Vincenzo Ricotta ha emesso il dispositivo contenente la sentenza di condanna a 10 giorni di carcere e 200 euro di ammenda nei confronti di Giuseppe Triglia, un giovane di 26 anni residente a Canicattì imputato di guida in stato di ebbrezza. I fatti si riferiscono a qualche mese addietro. Il giovane, dopo una serata passata in compagnia di amici, si sarebbe messo alla guida della sua auto nonostante avesse esagerato con l’assunzione di alcool. Durante un normale controllo delle forze dell’ordine mirato a contrastare le stragi del sabato sera, l’imputato sarebbe stato fermato da una volante del commissariato di pubblica sicurezza di Canicattì a bordo della sua auto. I poliziotti di pattuglia, dopo aver eseguito il test alcolimetrico, avrebbero riscontrato valori superiori alla norma. Gli agenti, dopo aver espletato tutte le formalità di rito, hanno denunciato il fermato per guida in stato di ebbrezza. A distanza di mesi arriva la sentenza. Il giudice Ricotta, dopo la consueta camera di consiglio, ha letto il dispositivo contenente la sentenza di condanna.